Successo di pubblico a Cerea per il nuovo appuntamento dedicato allo strumento delle cosiddette “comunità energetiche”. Presenti molti sindaci per conoscere da vicino un’opportunità per i territori locali, chiamati in futuro a raggiungere una maggiore indipendenza energetica.
Si è svolto giovedì 3 novembre a Cerea, nella Area Exp di via Guglielmo Oberdan 10, il convegno dal titolo “Pianura Sostenibile”, organizzato da Verona Network in collaborazione con Apindustria Confimi Distretto di Legnago e il Comune di Cerea.
A salutare gli oltre sessanta esponenti presenti in sala, tra cui molti sindaci e amministratori dei comuni limitrofi, tra cui i primi cittadini di Legnago Graziano Lorenzetti, di Nogara Flavio Pasini e di Bonavigo Ermanno Gobbi, imprenditori e professionisti, è stata la vicesindaco di Cerea Cristina Morandi, che ha portato i saluti dell’amministrazione e del sindaco Marco Franzoni, sostenendo che eventi simili sono necessari per avere delle soluzioni e delle risposte in tempi brevi al caro energia, che colpisce imprese e famiglie.
Sulla stessa linea Maria Carlesi, consigliera di Apindustria Confimi Verona e imprenditrice nell’azienda di famiglia nel settore del riciclo rifiuti. Carlesi ha espresso preoccupazione per il contesto che si è venuto a creare e di come questo incida sulle produzioni industriali e manifatturiere. Tuttavia ha sottolineato la necessità di trovare delle sinergie tra pubblico e privato e le comunità energetiche sono un modello da cui partire.
Collegato a distanza il consulente energetico Massimo De Martin, che ha tracciato uno scenario generale del mercato elettrico, con un PUN (prezzo unico nazionale) medio, fino a qualche anno fa attorno ai 52 euro al MWh, che è cresciuto in maniera esponenziale nel 2022 e che, secondo gli indici di borsa, con i calcoli di oggi, si stabilizzerà attorno ai 156 euro al MWh dal gennaio 2025 in poi: «Questo è il prezzo con cui dovremo, ad oggi, calcolare il nostro business d’impresa nei prossimi anni, sapendo che il costo dell’energia non tornerà più come prima. – ha affermato De Martin – Le comunità energetiche possono rappresentare una delle soluzioni anche se a livello burocratico andrebbero facilitati gli iter di installazione di impianti da fonte rinnovabile».
Su questo punto è intervenuto Carlo Poli, direttore settore pianificazione urbanistica Provincia di Verona, che ha illustrato il dettaglio della Legge regionale N.17 del 19/07/2022 e ha spiegato come la Provincia stia facendo una mappatura dei terreni agricoli, non vincolati, disponibili secondo la normativa nazionale ad ospitare eventuali impianti fotovoltaici.
Gabriele Nicolis, presidente della Cooperativa WeForGreen Sharing, ha presentato il modello cooperativo in ambito energetico presente a Verona già dal 2011 con la comunità energetica fotovoltaica Energyland e di come questa, in tempi non sospetti, abbia dato la possibilità a molte famiglie di beneficiare di tutti i vantaggi (economici e ambientali) dell’impianto, anche se non fisicamente presente sulle abitazioni dei soci. «Da quel modello abbiamo sviluppato nel corso di questi anni altre comunità energetiche mettendo insieme centinaia di soci e garantendo loro un risparmio significativo sul costo delle bollette. Raccogliamo finanza sul territorio con la vendita di quote dell’impianto, lo realizziamo grazie a una leva finanziaria bancaria e, successivamente, forniamo dei ristorni ai soci che da subito beneficiano anche di un prezzo calmierato dell’energia. – ha spiegato Nicolis – E’ un modello che funziona e che siamo pronti a replicare a breve con un altro progetto, “Centenario Lucense”, che coinvolgerà famiglie e imprese del territorio della Valpantena. Invitiamo i comuni presenti a fare delle riflessioni e di interessarsi a questo tema perché, in alcuni casi, può essere risolutivo per i cittadini».
Piergiovanni Argenton, responsabile Veneto di Albatros & Partners, ha ricordato l’iter burocratico, spesso non semplice per arrivare a creare una comunità energetica, sottolineando come ci sia la possibilità anche per i piccoli comuni, spesso carenti di risorse tecniche interne, di avviare dei progetti affidandosi a realtà di consulenza come la loro, composta da professionisti che hanno calato sui territori impianti nell’arco di 6/8 mesi.
Federico Perillo, responsabile territoriale BCC Verona e Vicenza, è intervenuto con un approfondimento sugli strumenti finanziari sostenibili a disposizione di famiglie e imprese fornite dall’istituto di credito cooperativo del Gruppo Iccrea: «E’ nel nostro DNA e nel nostro statuto societario mettere a disposizione il nostro lavoro, la nostra competenza e gli strumenti adatti alle comunità in cui operiamo. – ha spiegato Perillo – Tra l’altro in questo momento ci sono degli incentivi a fondo perduto e dei finanziamenti particolari dedicati agli investimenti in ambito energetico da fonte rinnovabile. E’ il momento di investire in questa direzione».
A chiusura dell’incontro è intervenuto anche Germano Zanini, di Verona Next Generation, il quale ha ricordato al comunità energetica idroelettrica di Montorio, “La Lucense 1923”, ricordando come siano in partenza a breve, sul territorio della provincia di Verona, altre comunità energetiche alimentate dall’acqua.