«Legnago sta vivendo un autentico cortocircuito sul fronte della sanità, tra carenze pesanti dei medici di famiglia, reparti pieni e Pronto Soccorso al 50% dell’organico. I cittadini sono così costretti a subire disagi inammissibili, a fronte dei quali è richiesto un intervento urgente della Regione».

La presa di posizione è della consigliera regionale del PD Veneto e vice presidente della Commissione Sociosanitaria, Anna Maria Bigon (nella foto).

«A dispetto delle rassicurazioni dell’Ulss, la situazione non può essere considerata normale. La qualità dei servizi non è adeguata, tanto nell’ambito dell’emergenza-urgenza quanto in quello della prevenzione. Di questo passo, in assenza di interventi di rafforzamento, il rischio è la svendita del servizio pubblico, essenza della medicina territoriale, al privato. Esattamente come sta già succedendo altrove, a partire dal Trevigiano».