Nell’ottobre del 2020 le pietre millenarie dell’Arena (vedi foto) si accesero di verde, bianco e rosso per celebrare i cento anni di storia della Sezione ANA di Verona, fondata l’11 aprile del 1920, tra le prime d’Italia.

Ora, per i festeggiamenti dei 150 anni della fondazione del Corpo degli Alpini, previsti a Verona per domani venerdì 21 ottobre, i monumenti di piazza Bra avrebbero dovuto essere illuminati con i colori dell’Italia.

Ma così non sarà avvertono il senatore Matteo Gelmetti e il consigliere regionale Daniele Polato che intervengono sul diniego del soprintendente Vincenzo Tinè ad illuminare con il Tricolore l’Arena, Palazzo Barbieri e la Gran Guardia in occasione dei 150 anni della fondazione del Corpo degli Alpini.

«Inaccettabile che a Verona non si possa tenere la cerimonia di accensione come in tutto il resto della nazione – sbotta il senatore -. Gli Alpini non meritano questo trattamento, che ancora una volta conferma i troppi no, spesso immotivati, della Soprintendenza. Sarà mio impegno di senatore lavorare ad una riforma nell’ambito dell’autonomia, che renda più moderne e meno arcaiche queste istituzioni statali, troppo lontane dal territorio e dalle esigenze dei cittadini.
Rispondere ad un ministro troppo lontano si dimostra dannoso, molto meglio riferirsi ad un ente più vicino come la Regione. Insieme con il consigliere regionale Polato siamo a disposizione del Comune per trovare una soluzione perché gli Alpini non meritano questo trattamento».

«Vergognoso che non si autorizzi l’illuminazione dei palazzi in Bra per festeggiare gli Alpini – ribadisce Polato -. Un Corpo che all’Italia a Verona ha sempre dato tantissimo, pronti ad ogni chiamata di aiuto a sostegno della popolazione. L’illuminazione dei palazzi avviene per tante iniziative, questa è altamente simbolica. Chiedo pertanto al sindaco d=i confrontarsi con il soprintendente Tinè su questa scelta di cui non si capiscono le giustificazioni».

Foto: l’Anfiteatro illuminato con il Tricolore durante i festeggiamenti del 2020; a destra dall’alto, il consigliere regionale Daniele Polato, il senatore Matteo Gelmetti e il soprintendente Vincenzo Tinè.