Grave lutto nel mondo dell’economia veronese. Questa mattina è improvvisamente morto, colto da un infarto mentre si trovava nella sua azienda la Riello Sistemi di Minerbe, l’imprenditore Andrea Riello, figlio di Pilade e fratello di Pierantonio, Nicola e Giuseppe tutti industriali come lui, e cugino di Alessandro Riello, patron di Aermec.
Riello, 60 anni, ex presidente di Confindustria Veneto dal 2005 al 2009, presidente e amministratore delegato della Riello Sistemi di Minerbe, si è sentito male mentre si trovava nel suo ufficio all’interno dell’azienda.
«La notizia della morte improvvisa di Andrea Riello mi colpisce e mi addolora profondamente. Era un uomo e un imprenditore di grande valore e visione, capace di creare un’impresa leader nel suo settore».
L’ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, ricordando l’imprenditore. «Andrea Riello era sempre con il sorriso. Un imprenditore illuminato e impegnato che ho avuto modo di conoscere e apprezzare, in particolare quando aveva assunto la presidenza di Confindustria Veneto.
La sua scomparsa, così inaspettata, lascia un vuoto difficile da colmare».
«In questo momento di dolore, voglio rivolgere alla famiglia Riello e a tutte le persone che lavorano nella sua azienda la mia vicinanza personale ed il cordoglio della Regione del Veneto», ha concluso Zaia.
Alla famiglia Riello e a tutti i suoi cari le condoglianze della redazione de Il Nuovo Giornale.
Nato il 14 luglio 1962, dopo il diploma agli Istituti Filippin di Paderno del Grappa (Tv) Andrea Riello si era laureato in Economia Aziendale a Ca’ Foscari a Venezia. Dopo la laurea si era trasferito all’estero per tre anni, prima a Bruxelles e poi a Londra, dove aveva frequentato per un anno il “Polytechnic of Central London” per un corso di Management Internazionale.
Rientrato in Italia nel 1988 è entrato in Riello Sistemi, una delle aziende della famiglia Riello fondata dal padre Pilade nel 1963, che da allora opera nel settore delle macchine utensili per l’automotive, l’aeronautico, l’energia, e la meccanica in generale. Andrea ne diventa l’amministratore delegato e sviluppa l’azienda dai dieci milioni di euro di fatturato della fine degli anni ottanta ai 120 milioni di euro di oggi, con più di 500 collaboratori diretti.
Una crescita che ha visto nel 2000 l’acquisizione della Mandelli Sistemi Spa, l’apertura di una sede in Cina a Shanghai e nel 2005 lo sbarco in Canada, a Windsor, con l’entrata nella Tri-Way.
Il Gruppo Riello Sistemi conta oggi quattro stabilimenti di produzione a Minerbe, Piacenza, Stoccarda, e Windsor in Canada.
Dai primi anni novanta, Andrea Riello inizia ad impegnarsi anche in attività associative, all’interno del sistema Confindustria. Dal 1992 al 1996 è presidente del Confidi (Consorzio Garanzia Fidi) dell’associazione territoriale della provincia di Verona. Dal 2000 al 2004 è presidente di Ucimu-Sistemi per produrre, l’associazione nazionale di categoria di Confindustria che riunisce i costruttori di macchine utensili. Dal 2002 al 2004 presiede anche Federmacchine, la federazione nazionale di Confindustria che riunisce le undici associazioni di categoria dei costruttori di macchinari. Nel maggio 2005 è eletto alla guida di Confindustria Veneto, carica che ha ricoperto fino a gennaio 2009.
Dal giugno 2002 è componente del Consiglio Direttivo Nazionale di Confindustria, prima con la presidenza di Antonio D’Amato, poi per tutto il periodo della presidenza di Luca di Montezemolo e dal 2008 con la presidenza di Emma Marcegaglia. Durante la presidenza Montezemolo, Insieme a Benetton, Guzzini e Ferragamo, è stato anche uno dei quattro “Ambasciatori del Made in Italy” con delega ai paesi dell’Est europeo.