«L’eliminazione dell’ergastolo ostativo (l’ergastolo ostativo è un ergastolo senza fine, il condannato non può godere di alcun sconto di pena e passa tutta la vita in carcere. Ndr) rappresenterebbe una ferita nella memoria collettiva del Paese» – lo ha affermato Antonio Nicolosi (nella foto), segretario generale di Unarma, l’associazione nazionale sindacale dell’Arma dei Carabinieri, contestualizzando l’intervento del direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, sulla visita dell’associazione “Nessuno tocchi Caino” ai detenuti del 41 bis nelle carceri di Sassari e a Nuoro.

«Non serve a nulla ricordare ogni anno il Giudice Falcone e le vittime delle stragi della criminalità organizzata se poi non si prende una decisione netta sul 41 bis. Il fine pena mai rappresenta uno strumento necessario per fare giustizia e onorare i caduti, allentare la misura vorrebbe dire fare breccia anche sulla sicurezza nazionale, esponendola al rischio di nuove infiltrazioni criminali e alla possibilità che i boss una volta fuori dalle sbarre possano di nuovo affondare i propri interessi nei traffici illegali. Come Unarma chiediamo che il ministro Cartabia non assecondi questa richiesta e non consegni il Paese a nuovi stragi di Stato, tutelando i cittadini e anche le Forze dell’Ordine».