Le amministrative cittadine veronesi hanno lasciato sul terreno elettorale, dopo la sconfitta, polemiche e accuse che il centrodestra della città del Torrione non può sottovalutare e così, messo il vestito della festa, nel recente Consiglio comunale di mercoledì 29 giugno, ha iniziato la sua corsa per la riconferma nel 2024 passando dalla dodicesima variazione di bilancio con la quale prevede di spendere avanzo e fondi del PNRR per nuove assunzioni di personale, opere pubbliche e progetti sociali.
Se inizialmente la minoranza rappresentata da “Legnago Futura” e “Per una città in comune” aveva teso la mano, dichiarando di condividere molti obiettivi strategici, ha poi cambiato rotta quando il presidente Paolo Longhi e Nicola Negri, seguiti a ruota da Maurizio De Lorenzi e da Mattia Lorenzetti, hanno volutamente trasformato la discussione sul provvedimento, come ha fatto notare dai banchi dell’opposizione, Luigina Zappon, nell’esaltazione della squadra del sindaco Graziano Lorenzetti.
Nel merito, in tema di sociale, viene recepito un finanziamento nazionale di quasi un milione e mezzo di euro per progetti del PNRR, relativi alla missione di Inclusione e Coesione – individuati dall’assessore al Sociale Orietta Bertolaso con l’obiettivo di facilitare la partecipazione al mercato del lavoro e favorire l’inclusione sociale.
Grandi spese anche per le opere pubbliche: da quelle strategiche legate alla viabilità, a quelle comunitarie nelle frazioni, come i nuovi spogliatoi del campo di calcio di San Pietro, il restyling di Via Rossini a Vangadizza, il lifting alla scuola di Terranegra e alle giostrine dei parchi. Sono stati stanziati fondi anche per nuovi lampioni.
Inoltre verranno assunti tre nuovi vigili, rimpolpando l’organico della Polizia municipale ridotto all’osso nella scorsa consiliatura di centrosinistra.
Il tema del terzo turno dei vigili, quello serale, era stato pure sollecitato da un ordine del giorno dei consiglieri di minoranza ma evidentemente battuti sul tempo dalla delibera presentata dall’assessore al Bilancio Daniela De Grandis.
La seduta, che si era aperta nel segno della commozione per la prematura scomparsa di Manuel Vecchini, anima del volontariato della frazione di San Pietro, ha visto poi il licenziamento delle controdeduzioni al secondo piano degli interventi.
Secondo il vicesindaco Roberto Danieli con questo piano urbanistico si sono risolte questioni annose, sebbene nella doverosa obbedienza al Piano di Assetto del Territorio (PAT) adottato ai tempi dell’assessorato di Donatella Ramorino che avrebbe imposto l’azzeramento dei metri cubi di sviluppo in molti ambiti territoriali che avrebbero meritato interventi.
Ad ogni modo il Piano degli Interventi consentirà di mettere mano ai tanti edifici di poco pregio architettonico, nonché di armonizzare lo sviluppo della ZAI.
A Delle sessantaquattro osservazioni presentate ne sono state accolte, anche parzialmente trentatré.
Quanto alle interpellanze, è da segnalare l’incomprensibile ed infinito tira e molla sulle modalità di organizzazione del taglio del nastro per una giostrina inclusiva al parco di Casette.
Sono seguite l’ennesima puntata della querelle tra il super consigliere Simone Tebon e l’assessore alla Sicurezza, lo sceriffo Luca Falamischia ed una istanza del consigliere Angelo Guarino sulla manutenzione dell’area cani al parco del capoluogo.