Nel recupero della 10^ giornata valida per il campionato regionale maschile di serie C girone B di pallavolo, la Pluvitec Legnago compie l’ennesima impresa anche contro Spes Belluno e vince per 1-3. (25-20 22-25 17-25 14-25)
Tabellini:
Segala 23, Botez 18, Bissoli G. 10, Persona 8, Valle 5, De Pietri 2, Murari 1, Bernardinello 0, Bissoli (L2), Vicentini F. 0, Vicentini P. 0, Zanetti (L) ne De Veis
Palasport De Mas, Belluno. Sono le ore 20:24 di sabato 21 maggio 2022, quando la Pallavolo Legnago osserva l’ultimo pallone giocato da Belluno uscire fuori, l’arbitro indicare con la mano in direzione della metà campo targata Pluvitec per poi decretare la parola fine.
Un attimo dopo, tutti gridano, tutti esultano, tutti corrono al centro del proprio campo ad abbracciarsi, a saltare.
Qualcuno piange o si mette le mani nei capelli, ancora incredulo. Poi sono fiumi di champagne per tutti. Si perché dopo 11 lunghi anni la Legnago del volley maschile ritrova la Serie B.
Un percorso dall’inferno al paradiso, sia per quanto riguarda lo spazio temporale intercorso nell’ultimo decennio sia per quanto riguarda la partita decisiva. Già, perché se si pensava ad una sfilata semplice di fine stagione con la passerella finale per i futuri campioni, tutt’altro è successo, almeno nei primi 2 set, quando addirittura quello che era un sogno stava per diventare il peggiore degli incubi.
Pluvitec Legnago che schiera la formazione tipo con Vicentini F. – Segala nella diagonale palleggiatore-opposto, Valle e Bissoli G. martelli ricevitori, Botez e Persona al centro e con Zanetti libero.
Unico indisponibile Ghedini. La partenza fa già capire che sarà una scalata all’Everest: dopo soli 2 scambi Valle si infortuna malamente alla caviglia, venendo immediatamente soccorso e lasciando il posto a Bernardinello.
Legnago resta avanti fino al 5-8 mettendo subito in moto Segala, ma la tranquillità dura poco. La Spes, che aveva reso la vita dura in casa propria anche a Bolzano Vicentino e Venezia, onora l’impegno e gioca al massimo, trovando continuità con il primo lato e l’opposto e spingendo fortissimo in battuta. L’intera linea di ricezione scricchiola (16-15) e se a questo si aggiunge che la tensione ed il peso della partita aumentano vertiginosamente ecco che tra errori gratuiti in attacco e difesa inconsistente Belluno scappa (21-17).
Infruttuosi i time out chiamati da coach Vicentini, Legnago non è in partita e la formazione di casa chiude 25-20 non venendo mai contenuta o fermata a muro.
Ci si aspetta una reazione immediata, che invece non arriva per niente. Belluno continua a giocare senza pressioni, difendendo qualsiasi cosa, murando l’intera linea di attacco legnaghese e continuando a far male al servizio (8-3).
Nel frattempo Valle viene rimesso in piedi in tempo record e stringendo i denti nonostante la caviglia gonfia e dolorante ritorna stoicamente in campo al posto di Bernardinello.
La musica però ancora non cambia, perché Belluno va avanti 16-9 e sembra invulnerabile. Ancora time out da parte di Vicentini, facce scurissime e la scossa non arriva così la Spes tocca il massimo vantaggio sul 21-13, ipotecando il secondo set che manderebbe nel baratro Legnago e renderebbe la rimonta mentalmente impossibile.
Da questo momento, quello che succede in seguito lo possono spiegare solamente gli Dei del Volley.
Perché probabilmente è lo specchio di un’intera stagione, quando si tratta di parlare di “segnali inequivocabili”. Entrano in campo i giovani Vicentini P. e De Pietri nella diagonale di attacco da posto 2 al posto di Vicentini F. e Segala. Due alzate per De Pietri, due punti vincenti in parallela a fondo campo. Belluno spara fuori e, così come nella gara di andata quando aveva rimediato due cartellini rossi, non tiene a freno gli impulsi. Una parola di troppo all’arbitro, primo cartellino rosso, punto regalato, 21-17, time out Spes.
Continua a servire Persona dai 9 metri, Botez su rigiocata mette giù palla. Belluno spezza la serie, ma sciupa immediatamente il servizio, 22-19. Ritornano in campo Segala e Vicentini F. A servire è proprio l’alzatore legnaghese e lo strappo si ricuce ancora. Altro errore da parte di Belluno, altra protesta furibonda nei confronti del direttore di gara che estrae un altro cartellino rosso e regala un altro punto a Legnago. Segala cancella due volte a muro l’opposto avversario, 22 pari.
Valle sfonda in diagonale, Botez chiude la porta in faccia a muro dopo uno scambio infinito, Bissoli G. pietrifica la metà campo bellunese con una pipe che si chiude sulla linea di fondocampo. 22-25. Un parziale di 1-12 che a questi livelli e in queste condizioni di responsabilità, sembrava puramente fantascienza. Invece è tutto vero. Legnago esulta perché sente l’importanza fondamentale di quello che è appena successo e finalmente si libera di tutte le ansie e paure, giocando come sa fare. Belluno accusa totalmente il colpo, esaurisce la verve e di fatto la gara termina qui.
I successivi 2 set non hanno storia, con Segala e Botez che diventano infermabili e con ricezione e difesa che finalmente reggono bene, mentre dall’altra parte cade quasi tutto. 17-25 il terzo set, il quarto scorre liscio fin da subito, con la Pluvitec che vola sui turni a servizio di Valle (2-8) e di Vicentini F. (8-16).
Il finale è un trionfo, con il penultimo punto messo giù da Murari ad un anno esatto dall’infortunio al tendine d’Achille, tra grande celebrazione.
Il primo match point è out, Belluno spara fuori al servizio (14-25) e la grandissima festa, dopo la grande paura, ha finalmente inizio tra squadra, dirigenza, allenatori e il gruppo di una trentina di encomiabili sostenitori che nemmeno per un istante hanno cessato di fare il tifo per la Pluvitec.
Con 54 punti in classifica, frutto di 18 vittorie e 2 sole sconfitte in 20 incontri, Legnago diventa irraggiungibile per chiunque nonostante l’ultimo turno di riposo nella prossima giornata di campionato, date le 5 lunghezze di vantaggio su Bolzano Vicentino ferma a 49 punti.
Dopo 11 anni, tra 2 play off di Serie C persi, ripartenze dalla Prima Divisione, altre ripartenze dalla Seconda Divisione, nuovamente Prima Divisione e poi l’inizio della storia degli “invinciBili”, con la vittoria della Coppa Italia di Serie D dell’anno scorso e la conseguente promozione in Serie C, passando per il terzo posto in Coppa Veneto di quest’anno nella Final8 di Caorle e fino a questa clamorosa, incredibile, storica promozione in Serie B.
Un cerchio che si chiude, un doppio salto di categoria in due anni per una Pluvitec Legnago alla quale piace proprio sentirsi Campione.
Uno spirito vincente incarnato alla perfezione nel gruppo storico dei “senatori”, che tanto hanno vinto nel corso degli anni, tramandato alla perfezione al gruppo “giovane”, che ha dimostrato di avere la fame necessaria per raggiungere i sogni impossibili, che invece ora sono una meravigliosa realtà.
Ecco chi sono i protagonisti: dalle figure dirigenziali del presidente Stefano De Pietri e dagli onnipresenti Ivan Bissoli e Mosè Ghedini. Dagli allenatori Roberto Vicentini e Gianluca Gobetti. E per concludere la squadra: Federico Vicentini, Filippo Segala, Leonardo Andrei Botez, Marco Valle, Giorgio Bissoli, Michele Persona, Niccolò Zanetti, Mattia Murari, Andrea De Veis, Luca De Pietri, Umberto Ghedini, Pietro Vicentini, Matteo Bernardinello, Filippo Bissoli.
E un grande ringraziamento a tutti i tifosi che sempre hanno sostenuto in casa ed in trasferta la Pallavolo Legnago così come agli sponsor, indispensabili partner di questa grande realtà.
Perché la storia dice che la Legnago della pallavolo è Campione Regionale di Serie C ed è promossa in Serie B.
[Mattia Murari]
Anche la Legnago rappresentata dalle istituzioni rende omaggio a questi campioni e a questa società che hanno rappresentato con lealtà, prestigio e onore la Città di Legnago nel Veneto, e lo farà attraverso l’intervento del fiduciario cittadino del CONI Sandro Colangeli durante la Parata di Stelle dello Sport Veronese “Coni Verona in Festa”, domenica 5 giugno 2022 alle ore 10.30 a Soave presso il Palazzo municipale.
I campioni della Pluvitec Pallavolo Legnago saranno premiati dal delegato provinciale del CONI Verona, Stefano Gnesato e dal sindaco di Soave che ospita l’evento, Gaetano Tebaldi.