Nel Recupero della 9^ giornata di Serie C pallavolo maschile Girone B, gli Invincibili della Pluvitec Legnago segnano un altro record e mantengono la testa della classifica sconfiggendo il Cus Venezia 3-1 al PalaFrattini. (25-23 25-21 16-25 26-24)
Tabellini:
Segala 21, Bissoli G. 12, Botez 11, Valle 7, Persona 6, Vicentini F. 1, Bernardinello 1, Zanetti (L), De Veis 0, Ghedini 0, Vicentini P. 0, ne Bissoli F. (L2), De Pietri, Murari
Serata di sport indimenticabile sabato 14 maggio al PalaFrattini, dove va in scena una gara che per importanza e livello di volley maschile non si vedeva da quasi un decennio all’interno di un impianto sportivo legnaghese.
L’appello protratto per un’intera settimana alla città è stato ascoltato e rispettato: erano 200 gli spettatori presenti sabato sera, un vero e proprio sold out.
In un’atmosfera fantastica e con un tifo costante, vanno in scena 2 ore di pallavolo non sempre bellissima, ma sicuramente vissute ad alto ritmo ed impatto emotivo, dove la tensione, la posta in gioco e soprattutto il grande caldo hanno influito sulla prestazione di entrambe le compagini.
La vigilia della gara era stata segnata anche dall’esclusione dal campionato della formazione dei Lupi Rossi Padova, fanalino di coda e ultima avversaria stagionale della Pluvitec, annullando tutti i risultati ottenuti in precedenza e diminuendo quindi a 2 soltanto le gare rimaste da giocare per Legnago, condizione che consentiva di mantenere comunque la testa della classifica ma di limitare maggiormente il margine di errore. Ciononostante Legnago ha saputo tramutare la tensione in energia positiva, interpretando al meglio la gara.
Pluvitec che schiera la formazione tipo con Vicentini F. – Segala nella diagonale palleggio-opposto, Botez e Persona al centro, Bissoli G. e Valle martelli ricevitori in posto 4, Zanetti libero.
Tutta la panchina completamente disponibile. Primo set di studio e molto equilibrato, si procede punto a punto ma con Venezia che fa qualcosina in più (7-8). Iniziano a scaldarsi Segala e Bissoli G., che trovano con regolarità il punto e nel turno a servizio di Botez avviene il sorpasso (16-15). Venezia incide bene dai lati che giocano ottimamente il mani out e con l’opposto che sceglie invece la soluzione di potenza, restando costantemente incollata a Legnago (21-20).
Pluvitec che prova a dare lo strappo decisivo con Botez da posto 3, Cus che risponde ancora presente con le insidiosissime battute al salto del proprio alzatore.
Si arriva così al 24-22: Venezia annulla il primo set ball, il secondo viene concretizzato dai padroni di casa grazie ad un attacco block out da manuale di Valle, per il 25-23 conclusivo.
Sulla falsariga della gara di andata, quando anche allora la Pluvitec era passata a condurre, il secondo set si apre decisamente in favore di Legnago, che inizia a spingere forte fin da subito (8-4). Sale in cattedra Segala che diventa immarcabile da posto 2 con tutte le soluzioni possibili, mentre nelle fila di Venezia si registrano i primi cambi tra posto 4 e posto 3, senza però sortire alcun effetto (16-12).
Galavanizzata e spinta dal proprio pubblico Legnago tiene sotto controllo il Cus e trova risorse importanti al servizio grazie ai subentrati Vicentini P. e Bernardinello (21-17). Set in pugno sul 24-19, Legnago sciupa due set point prima di chiudere con un attacco di Segala in diagonale (25-21).
Sul 2-0 le cose sembrano facili, tanto più dopo che il terzo set si apre con un bel 5-2. Tuttavia è un fuoco di paglia. Venezia, messa con le spalle al muro e che nei precedenti set aveva sempre dimostrato di rimanere costantemente in partita anche quando in svantaggio, inizia a rimontare e ad approfittare degli errori legnaghesi, che iniziano a diventare decisamente troppi (7-8).
La “sindrome del terzo set”, una triste costante della stagione della Pluvitec, aumenta i propri sintomi quando nel turno a servizio dell’esperto alzatore ospite arrivano 2 ace diretti (9-13), che aggiunti ad altri 2 errori abbastanza gravi da parte di Legnago fanno scappare via il Cus (11-16).
I biancoblu non hanno la caparbietà per rimontare dimostrata dagli ospiti in precedenza, anzi sembrano risparmiare il fiato e arrendersi facilmente, prestando il fianco all’opposto avversario che diventa infermabile (14-21).
Con il set compromesso entrano in campo Bernardinello, De Veis, Ghedini e Vicentini P. per far rifiatare un po’ i titolari e per provare a dare una svolta che però non avviene.
Venezia è determinata a riaprire la gara e chiude 16-25.
Il quarto parziale è quello della verità, poiché una vittoria di Legnago chiuderebbe i giochi mentre una vittoria di Venezia rimanderebbe tutto al tie break con il morale a pezzi.
Legnago fiuta il pericolo e parte di nuovo forte (5-2), trascinata da Segala e Bissoli G. (che alla fine saranno i best scorer) ma ogni volta che si raggiunge un punteggio di apparente tranquillità si spegne la luce e Venezia piazza un contro break che rimette tutto in discussione. Succede sul 12-7, quando si viene rimontati fino al 12-11 con un servizio errato del secondo centrale.
Succede nuovamente sul 15-11, con Bissoli G. a togliere le castagne dal fuoco in attacco pipe (16-14).
Mister Vicentini si rigioca nuovamente le carte Bernardinello e Vicentini P. al servizio ma forse troppo presto, perché nonostante il 21-17 che sembra dare lo strappo definitivo arriva un altro black out e il Cus torna sotto di un solo punto. Le battute conclusive del set sono in un clima surreale e con la tensione al massimo.
Venezia sbaglia il servizio col palleggiatore (23-21), Legnago prima spreca poi concretizza con un attacco stellare di Botez (24-22).
Ma la paura di vincere e di fare l’impresa prosegue, così arrivano altri due errori in attacco prima e su invasione a muro poi (24-24). Nel momento di massima difficoltà la buona sorte però aiuta ancora una volta la Pluvitec, sicché arriva un altro errore al servizio da parte di Venezia che riporta avanti Legnago.
Il punto seguente il Cus non chiude in attacco, Botez compie un salvataggio miracoloso e Bissoli G. mette a terra il punto del 26-24 definitivo che fa scoppiare di gioia il pubblico e tutti i giocatori in maglia biancoblu, uniti nelle foto di rito del post partita.
Una leggenda quella del PalaFrattini che prosegue meravigliosamente: 10 vittorie su 10 gare di campionato, il massimo dei punti raccolti che, se si allarga il discorso anche alla precedente stagione in Serie D conclusa da campioni senza mai perdere, porta a 2 anni l’imbattibilità casalinga. Un record che non tutti possono vantare. Sgomento e delusione invece dall’altra parte della rete, nonostante i saluti e i complimenti reciproci finali per le due battaglie disputate nel giro di un mese, poiche il 3-1 condanna matematicamente il Cus ad abbandonare i sogni di gloria.
Legnago infatti sale a quota 51 con una sola gara da disputare, Venezia rimane fermo a 44 con due partite a disposizione e 6 punti in palio che le consentono di arrivare al massimo al secondo posto. Nel mezzo si inserisce Bolzano Vicentino, ex capolista per un intero campionato e a quota 46 ultima ad arrendersi: il Simplast VBV infatti vincendo le due proibitive gare rimaste (con Cus Padova e Cus Venezia) dovrebbe sperare nella sconfitta di Legnago a Belluno e approfittare così poi del turno di stop dei biancoblu all’ultima giornata per poter spodestare la Pluvitec.
Ora la Storia chiama: è un treno che passa una volta sola e che ha come fermata conclusiva il Palasport De Mas di Belluno, sabato 21 maggio alle ore 18:30. Spes ormai salva da tempo e piegata 3-0 un mese fa, ma la formazione dolomitica aveva lanciato chiari segnali di non voler regalare nulla.
Dovrà essere Legnago a prendersi tutto con merito, ancora una volta.
[Mattia Murari]