Il patrimonio della Fondazione Fioroni, e con esso il patrimonio culturale di Legnago, si arricchiscono di un nuovo cimelio, una mappa risalente alla metà del 1700 della Fortezza di Legnago, una rappresentazione fedele dell’impianto urbanistico della città ai tempi di Salieri. Il celebre musicista, uscendo di casa, avrebbe visto esattamente il dedalo di vie, le chiese e i palazzi disegnati sulla mappa. Il documento verrà quindi esposto nel Salotto dorato del Museo accanto ai cimeli riguardanti proprio il Salieri e sarà a disposizione del pubblico.
«Oggi è un giorno importante per il Museo» – ha sottolineato il presidente della Fondazione Fioroni Luigi Tin in occasione della presentazione della mappa alla stampa questa mattina nella Sala delle Ceramiche della Casa Museo della Fondazione Fioroni di Via Matteotti 39 a Legnago. – «Il testamento della signorina Maria Fioroni prevede la possibilità di arricchire il patrimonio della Fondazione attraverso acquisizioni di materiale storico. Per noi è un impegno morale acquisire beni per valorizzare ulteriormente il Museo. È un segnale di svolta».
“Il nostro obiettivo è di aggiungere qualcosa al patrimonio museale ogni anno, tenuto conto delle disponibilità del Comune» – ha sottolineato il sindaco Graziano Lorenzetti.
«Questo è un documento straordinario perchè è una mappa militare, – ha spiegato il direttore della Fondazione Fioroni Federico Melotto – infatti nella legenda sono indicati solo gli edifici militari, non quelli religiosi. Inoltre è di origine francese, perchè la cartografia veneta indugiava molto sull’estetica che contrariamente ai cartografi francesi non interessava.
Non può essere antecedente alla metà del 1700 per la precisione catastale con cui è stata realizzata. In quel periodo, infatti, ci furono due guerre: la guerra di successione polacca e austriaca, che sconfinarono in Italia attorno al Po.
E’ possibile che l’esercito francese, il più avanzato in Europa sul piano della realizzazione di mappe militari, si fosse procurato una mappa veneta della Repubblica di Venezia e l’abbia ricopiata in previsione dell’invasione Napoleonica del 1796. Quindi l’ipotesi è che si tratti di un piccolo caso di spionaggio militare, perchè una mappa realizzata con una perizia del genere può essere stata fatta solo da qualcuno presente fisicamente a Legnago.
Inoltre la mappa è stata localizzata sul mercato francese e faceva parte di un lotto acquistato da un commerciante di antichità che l’ha poi proposta ad un antiquario veronese e successivamente rintracciata da Roberto Dal Cer che l’ha segnalata a noi».
Alla presentazione sono intervenuti il presidente e la vicepresidente di Fondazione Fioroni, Luigi Tin e Paola Bellinazzo, il sindaco di Legnago Graziano Lorenzetti, il direttore di Fondazione Fioroni Federico Melotto, il vicesindaco Roberto Danieli, l’assessore al Bilancio Daniela De Grandis, l’assessore al Sociale e Istruzione Orietta Bertolaso e il consigliere con delega ai Rapporti con le associazioni culturali e Riccardo Shahine.