L’amministrazione comunale dall’inizio dell’emergenza ha coordinato le realtà associative del territorio per favorire l’accoglienza di alcuni cittadini ucraini scappati dal conflitto.
«A Cerea – spiega l’assessore ai Servizi sociali Cristina Morandi (nella foto) – sono molte le famiglie ad avere dato la propria disponibilità a dare una mano o ad ospitare le famiglie ucraine. Ci siamo mossi principalmente su due fronti. Fin dai primi giorni di marzo la Parrocchia di Cerea con Don Giuseppe Andriolo (nella foto) ha lanciato l’appello per la raccolta di cibo a lunga scadenza, tra cui latte in polvere e cibo per lattanti, indumenti, coperte e cappotti al fine di spedire in Ucraina parte del materiale raccolto e tenerne l’altra parte a disposizione per le famiglie che sarebbero arrivate in Cerea.
Allo stesso tempo ci siamo attivati per accogliere i profughi, fornendo le informazioni utili.
L’Ufficio Anagrafe del Comune è a disposizione per comunicare con la Questura e ottenere i documenti necessari».
«Attualmente sono 21 i cittadini ucraini arrivati a Cerea e accolti in famiglie di connazionali residenti a Cerea e in altre famiglie cerretane che hanno dato disponibilità. – prosegue l’assessore – La macchina della solidarietà si è messa in moto dall’inizio ed è un grande orgoglio vedere come ha risposto la città.
Il Centro Carità Madre Teresa di Calcutta, in collaborazione con l’associazione San Vincenzo, ha raccolto tantissimo materiale nella sede di Via Montanari ed è attiva nell’organizzazione di corsi gratuiti di italiano.
Anche la Croce Rossa ha aderito a questa efficace rete di aiuti, con consigli preziosi e informazioni utili per organizzare il trasporto del materiale verso l’Ucraina.
Altri cittadini e associazioni di volontariato, – aggiunge Morandi – si sono attivati per la raccolta di materassi e reti e già parecchio materiale è stato spedito grazie a canali sicuri, garantendo il buon fine delle operazioni di consegna.
La Parrocchia stessa ha messo a disposizione la Canonica di Aselogna e l’Amministrazione Comunale l’appartamento confiscato alla mafia.
Una famiglia di privati cittadini ospiterà a breve degli ucraini in una casa di loro proprietà. Agli ospitanti non vengono erogati contributi economici, ma il Centro Carità è a disposizione per offrire la spesa e gli indumenti. È attivo inoltre il servizio di dono dei mobili e di stoviglie, pentole e tutto ciò che può essere utile per arredare l’appartamento e la casa».
Per la disponibilità ad accogliere profughi e per rendersi utili ci si può rivolgere ai Servizi Sociali del Comune contattando il numero 0442 80499.
Si possono inoltre portare cibo, vestiario, coperte, stoviglie in buono stato al Centro Carità Madre Teresa di Calcutta in Via Montanari 5, concordando la consegna chiamando il numero 351 2721218.
Per i mobili, infine, telefonare al numero 351 2721218.