Dal 14 aprile 2022 sono aperte ufficialmente le porte della nuova Cantina Leonildo Pieropan, una struttura di diecimila metri quadri perfettamente integrata nelle colline di Soave.

Quest’opera architettonica è frutto della volontà della famiglia Pieropan di ricordare la figura di Leonildo Pieropan, pioniere, che ha lasciato un segno indelebile nel panorama del vino italiano.
Per portare a compimento questo ambizioso progetto ci sono voluti cinque anni di lavoro dove, capitanate dall’architetto Moreno Zurlo dello studio Ac.me di Verona, si sono avvicendate importanti realtà dell’edilizia del Nord Italia.

Lo spazio creato è un paradigma di grande attenzione alla tutela del paesaggio circostante, con una cantina ipogea che quasi si nasconde sinuosa sotto la collina. Un’opera che coniuga l’efficienza con la sostenibilità, grazie all’innovativo sistema di recupero delle acque piovane, all’utilizzo dei materiali locali, sino alla perfetta coibentazione che permette di mantenere le temperature stabili durante tutto l’anno.

Si è voluto creare un luogo che facesse sintesi delle esigenze produttive dell’azienda, con il desiderio di trasformare la cantina in uno spazio aperto anche all’arte e alla cultura.
Le sale dedicate all’accoglienza e i locali ospiteranno eventi, mostre d’arte, corsi sul vino, rendendo gli ambienti vivi.

Per celebrare l’importante momento della storia della famiglia Pieropan, i figli Andrea e Dario, con alla madre Teresita, hanno scelto di presentare Calvarino 5, vino prodotto in edizione limitata, che rappresenta un unicum nel panorama dei vini bianchi italiani.
Calvarino 5 è il frutto dell’assemblaggio di cinque annate di Calvarino, che hanno sostato mediamente dieci anni in cantina in vasche in cemento. I millesimi che lo compongono, 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012, sono stati sapientemente equilibrati dall’enologo Dario Pieropan.
Calvarino 5 è il primo vino della Collezione Vini dell’Anima che rappresenta un progetto di vini unici e preziosi che usciranno nei prossimi anni, segno della grande dinamicità dell’azienda che continua ad avere un occhio rispettoso al passato creato da Leonildo Pieropan.

«La nuova cantina e i grandi progetti che la mia famiglia sta portando avanti sono, di giorno in giorno, il nostro modo di ricordare Leonildo – sottolinea Teresita Pieropan – Per questo abbiamo scelto il Calvarino per l’inaugurazione della cantina; era infatti nel vigneto Calvarino che Leonildo ha appreso l’amore e il rispetto per la terra, trasmesso ai figli che continuano oggi la sua opera. La cantina è un omaggio a ciò che lui ha rappresentato, non solo per lo stile inconfondibile dei suoi vini, ma anche per l’esempio di coerenza e dedizione che ci ha lasciato. La sua grande attenzione per il dettaglio, la meticolosità e l’amore per il bello vivono oggi nella nuova realtà e ciò rimarrà un lascito indelebile per le generazioni future».

La Società Agricola Pieropan, fondata nel 1880 da Leonildo Pieropan, ha raggiunto il successo nazionale e internazionale, tra gli anni Settanta e Ottanta, grazie all’omonimo nipote Leonildo.
Arrivata oggi alla quarta generazione, è guidata da Andrea e Dario, figli di Leonildo e Teresita.
Con un’estensione di 75 ettari, 55 nel territorio del Soave e 20 nel territorio della Valpolicella, l’azienda produce circa 650 mila bottiglie all’anno, di cui circa il 65% viene esportato in 55 paesi nel mondo.
Tre le sedi: la cantina storica, all’interno di Palazzo Pullici, nel cuore del borgo di Soave, dove, dalla fondazione fino al 2018, sono state svolte tutte le fasi della lavorazione; la cantina di Tregnago, nella cornice di Villa Cipolla, in Valpolicella, dedicata alla produzione dei vini rossi e, infine, la nuovissima cantina ipogea, che sorge alle pendici della Rocca medievale di Soave, un edificio moderno, funzionale, all’avanguardia e innovativo, che si estende su circa 10 mila mq di terreno e che rappresenta oggi il cuore operativo dell’azienda.

Foto: la nuova cantina dedicata a Leonildo Pieropan.