«Io sono Autorità sanitaria, sono responsabile della salute dei cittadini e per il bene di tutti è importante sapere di fatto cosa emettono i camini dell’azienda Chemviron».
Questo aveva ripetuto il sindaco di Legnago Graziano Lorenzetti intervenuto giovedì 7 aprile in Sala civica alla conferenza informativa promossa dall’associazione PfasLand, dal consigliere comunale Simone Tebon e dal comitato Torretta.

Tema del confronto, le emissioni a camino, in atmosfera, della ditta Chemviron di Legnago, specializzata nella rigenerazione di carboni attivi esausti.
Al centro del dibattito, un rapporto del NOE Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Treviso stilato dopo un’ispezione nell’azienda dell’ottobre del 2021, con il supporto tecnico di Arpav, che ha evidenziato la presenza di tracce residue di Pfas (composti utilizzati principalmente per rendere resistenti ai grassi e all’acqua diversi tipi di materiali) nelle lavorazioni e nel terreno circostante l’impianto di via Malon.

Sempre nella stessa serata di giovedì, Lorenzetti, aveva più volte ripetuto l’impegnò della sua Amministrazione ad andare fino in fondo alla “Questione Pfas” ed in questa direzione va letta la sua visita al senatore Luca Briziarelli, vicepresidente della Commissione bicamerale di inchiesta sugli ecoreati e componente della 13^ Commissione permanente Territorio e Ambiente, accompagnato dal sindaco e senatore Cristiano Zuliani, da sempre attento a queste tematiche,

«E’ stato un piacere confrontarmi con il senatore Luca Briziarelli, – ha dichiarato il sindaco di Legnago a margine dell’incontro – ho avuto la possibilità di spiegare in dettaglio la situazione, di fatto unica in Italia, che sta vivendo la nostra comunità relativamente alla questione PFAS.
Un tema, quello delle emissioni in atmosfera, che ad oggi, non è stato mai affrontato in maniera organica e approfondita.

«Ringrazio il sindaco Lorenzetti per gli elementi che ci ha fornito e che fino ad oggi non avevano ricevuto la dovuta attenzione. – ha sottolineato Briziarelli – Nei mesi scorsi la Commissione Bicamerale d’Inchiesta sugli Ecoreati ha approvato all’unanimità una relazione che sottolinea la necessità assoluta di affrontare il tema dei PFAS a livello nazionale perché non è possibile lasciare da sole le regioni su un tema come questo.
Pur prendendo atto di azioni importanti e positive, come quella condotta dalla Regione Veneto, prima in Italia ad essersi dotata autonomamente di una normativa in materia, occorre garantire a tutti i cittadini italiani la tutela della propria salute.
Anche a seguito dell’approvazione di tale relazione, la Commissione Ambiente del Senato ha avviato l’inter di approvazione di una legge che stabilisca limiti alla presenza di PFAS nelle acque».

«Insieme al collega Briziarelli – ha concluso il senatore Zuliani – presenteremo un emendamento al testo in discussione perché, per la prima volta, sia preso in considerazione, sul piano scientifico e sanitario l’aspetto relativo all’emissione di PFAS in atmosfera, sia per valutare la necessità di fissare un eventuale limite alle emissione e siano normate
le necessarie procedure di controllo ed intervento».

Il sindaco Lorenzetti, sempre nel intervento con i rappresentanti di PfasLand, aveva più volte fatto osservare quanto la politica nazionale fosse assente in questo ambito e quanto gli amministratori locali non avessero strumenti per poter operare in merito.