«Vivo scortato da 17 anni, però, nonostante tutto quello che ho passato, nonostante che i migliori anni della mia vita se ne sono andati così, io rifarei tutto quello che ho fatto, senza nessun dubbio».

È arrivato stamane per raccontare agli studenti dell’Istituto Minghetti di Legnago la sua storia, quella di Renzo Caponetti, oggi presidente dell’Associazione Nazionale Antiracket e Antiusura di Gela. (vedi il video).

L’incontro rientrava nel programma dell’attività di Educare alla democrazia per gli studenti delle classi terze.

Renzo Caponetti, presidente dell’Associazione intitolata a Gaetano Giordano nasce nel 2005 per volontà di alcuni imprenditori coraggiosi, che non si sono piegati alle violenze e alle estorsioni dei racket malavitosi.
Molti di loro a seguito delle denunce vennero assassinati, tra cui Gaetano Giordano.

L’associazione da allora collabora con la Polizia, con le Forze dell’Ordine, la Magistratura, le Istituzioni locali per combattere le consorterie mafiose.
Oggi, Renzo Caponetti guida l’Associazione Nazionale Antiracket e Antiusura di Gela e più di 200 commercianti e imprenditori ne fanno parte.
«Al presidente – afferma la dirigente dell’Istituto “M.Minghetti” Luisa Zanettin, sono state riconosciute innumerevoli onorificenze per il suo impegno che si esplica anche sul piano educativo portando nelle scuole di tutta Italia la testimonianza di questa coraggiosa lotta nel nome della giustizia e della legalità».

Foto: a sinistra dall’alto, il presidente dell’Associazione Nazionale Antiracket e Antiusura di Gela, Renzo Caponetti e il dirigente scolastico del M.Minghetti, Luisa Zanettin; l’Istituto Minghetti di Legnago; a destra, un’operazione contro la mafia.