Uno spettacolo a due voci, in cui ogni canto è declamato sulle note di una melodia originale, eseguita dal vivo. Un suggestivo percorso tra i versi danteschi, recitati nella loro forma originale e tradotti in toscano colloquiale.
Sul palco, ad esibirsi ieri sera al teatro San Lorenzo di Minerbe in una performance straordinaria e coinvolgente, c’era la Compagnia Teatrale Naufraghi Inversi con i Canti della Divina Commedia.
«Con la pandemia il mondo si è fermato. Ma la cultura no. Ed è proprio la cultura che ci salverà».
Ne sono convinti i due protagonisti, Eugenio Di Fraia regista e performer e Angelo Marrone compositore ed esecutore, fondatori della Compagnia Naufraghi Inversi ed autori del progetto ItinerDante.
«Abbiamo deciso di portare l’inferno dantesco in giro per l’Italia per aiutare noi tutti a comprendere, attraverso Dante, l’inferno in cui si è cacciata l’umanità» – afferma Di Fraia –
«Dante scrisse la Divina Commedia in volgare per renderla comprensibile a un pubblico ampio e di massa. Il suo scopo era quello di aiutare gli uomini del suo tempo a essere migliori in questa vita. Utilizzando la metafora del passaggio attraverso gli inferi, voleva farli riflettere sui loro vizi e i loro peccati al fine di ritrovare il sentiero che li avrebbe condotti a “riveder le stelle”. Qualsiasi sia la selva l’essenziale è ritrovare la via».
«Mossi dallo stesso desiderio, – ha ricordato Rosa Danese dell’Università del Tempo Libero di Minerbe che ha organizzato l’evento in occasione del Dantedì – i Naufraghi Inversi propongono di utilizzare i canti danteschi per rileggere la contemporaneità, anche nei risvolti drammatici di questi ultimi tempi dimostrando tutta l’attualità della Divina Commedia che, dopo 700 anni, si rileva ancora in grado di restituire una fotografia più che realistica del mondo che ci circonda».
Il Video è stato realizzato ieri giovedì 24 marzo 2022