Si chiamano Angeli della Speranza e la loro associazione è nata per dare aiuto, sostegno e speranza a tante famiglie che, in questi due anni di pandemia, hanno sofferto molto più delle altre la solitudine, le difficoltà economiche e la povertà senza sapere a chi rivolgersi. Un aiuto nato come volontariato personale e privato e trasformatosi successivamente in associazione.

Un’associazione che si era anche dotata di un automezzo per portare il sostegno concreto alle varie famiglie seguite ma che è venuto a mancare a causa di un incidente che ha provocato un danno irreparabile all’automezzo ed ha costretto i volontari a trovare altre soluzioni.
Tra queste l’idea di comprare un nuovo mezzo di trasporto, ma come, e soprattutto, con quali soldi, ed ecco che nata l’idea più semplice ma di sicuro più indovinata per una efficace raccolta fondi: quella di incontrare la gente tutti i sabato mattina nel centro di Legnago per farsi conoscere, per parlare di quello che si sta facendo, e per avvicinare le persone a chi mette a disposizione il proprio tempo a favore del prossimo.
E il risultato è stato ottimo, infatti con i contributi raccolti, è in fase di conclusione l’acquisto di un nuovo automezzo, un furgoncino usato, per l’associazione.

Ma conosciamo meglio i nostri Angeli della Speranza e il loro presidente Luca Garzotto, 22 anni di Sanguinetto.

Luca, come nasce questa idea di associarsi per aiutare gli altri.
«Durante l’ultimo mio anno di superiori ho visto, come tutti d’altronde, l’arrivo del Covid, che ha causato nuove povertà, nuove difficoltà e nuove distinzioni sociali» – racconta Luca – «Nel mio paese ho potuto toccare con mano quanto crudele sia stata questa pandemia, non solo nella sofferenza fisica ma anche in quella economica e sociale. Così, insieme alla mia famiglia e ad altre famiglie, ci siamo attivati per aiutare chi aveva bisogno di un aiuto concreto diventando spesso dei punti di riferimento a cui rivolgersi. Quando nel pieno del lockdown la situazione è diventata critica e anche alcune associazioni hanno chiuso, noi abbiamo cercato di organizzarci ed abbiamo iniziato ad aiutare chi si trovava nel bisogno, come potevamo».

Come riuscivate a fare questo vostro servizio.
«Da marzo 2020 abbiamo incominciato a procurare pacchi spesa alimentari grazie alla generosità di altre associazioni della Provincia di Verona, di aziende e di contadini che ogni settimana ci mettevano a disposizione generi alimentari da loro prodotti e coltivati – riprende Luca – è nata così una “Macchina della Solidarietà” ed in breve tempo le richieste di assistenza sono aumentate provenendo anche da altri comuni, e così il semplice garage dove ogni settimana ci ritrovavamo per creare questi pacchi spesa, è diventato un “Laboratorio di Speranza”. E quando non ci si poteva muovere a causa del blocco, abbiamo escogitato i metodi più disparati per consegnare i generi di prima necessità, e la nostra più grande soddisfazione era quella di guardare gli occhi commossi delle persone che stavamo aiutando.
Purtroppo la situazione nel novembre 2020 è peggiorata, e il rischio di una nuova chiusura totale ci ha costretti, per continuare nella nostra missione, a diventare Associazione prendendo il nome di “Angeli della Speranza Aps”.
E in questo periodo la nostra attività ha preso anche delle sfumature diverse in quanto ci siamo messi in ascolto delle varie problematiche di chi ci chiedeva e ci chiede tuttora aiuto.
Accolti nelle case, molte volte abbiamo trovato situazioni aberranti, difficili da capire e da spiegare. Siamo stati e continueremo ad essere vicini agli anziani, ai disabili, a quelle persone emarginate dalla società, portando non solo il nostro affetto ma anche le nostre competenze, la nostra tenacia, la nostra vicinanza.
Ci siamo affiancati ad un sacerdote, ad un’equipe composta da un avvocato, da una commercialista, da una psicologa e da un giornalista che dedicano il loro tempo per portare supporto nelle situazioni più critiche».

Com’è strutturato il vostro intervento a favore degli altri.
«Siamo un’associazione no-profit e quindi viviamo grazie alla Divina Provvidenza e alla generosità di molte persone – riprende il giovane presidente – e noi ci occupiamo principalmente di consegnare ogni settimana pacchi alimentari, recupero e distribuzione di vestiario, mobilia, giochi, beni di prima necessità per la casa, e quanto ci viene richiesto; svolgiamo lavori e servizi di prima necessità e siamo anche punto d’ascolto. Lo facciamo per tutti, senza distinzioni di sesso, colore, religione,e orientamento politico».

Quanti sono i vostri associati.
«L’associazione conta 25 volontari che si mettono al servizio del “prossimo”. Attualmente sono 80 le famiglie che stiamo aiutando grazie alla provvidenza e al grande cuore di aziende e privati che ci donano alimenti mentre è difficile dire quante famiglie fino ad oggi abbiamo aiutato portando la speranza e quella carità cristiana che il Vangelo ci indica.

Il 19 gennaio scorso ho avuto anche l’onore e la grazia di aver incontrato Papa Francesco e così raccontargli la nostra storia. Noi comunque abbiamo fatto diverse iniziative di solidarietà anche per creare rete nel tessuto sociale grazie all’aiuto di aziende che si sono messe in gioco in prima persona nel donare e nel proporre.
Purtroppo a causa di un incidente il nostro furgone non è più utilizzabile e questo non ci permette di continuare con le nostre attività di volontariato. Ci siamo così messi in piazza nel cuore di Legnago per farci conoscere e per raccogliere fondi per poter acquistare un nuovo automezzo. Per tre sabati abbiamo avvicinato gente, sentito persone, risposto a domande e abbiamo dedicato l’ultimo di questi nostri incontri mattutini, per raccogliere fondi per la martoriata Ucraina.
Chiedevamo e chiediamo di aiutarci con un piccolo contributo per acquistare un automezzo nuovo o anche usato.

Ma avete in serbo anche altre iniziative.
«È vero – confida Luca – intanto abbiamo lavorato per ospitare nel migliore dei modi le circa 40 persone che arriveranno dall’Ucraina e che saranno ospitate presso l’Hotel Ilva a Sanguinetto, pulendo e sistemando le camere dove andranno ad alloggiare e poi per Pasqua abbiamo in programma l’iniziativa Pulcino Speranzino che permetterà di ricevere un uovo di Pasqua Solidale per riuscire a sostenere con un piccolo contributo la nostra associazione».

Per aderire basterà mandare un messaggio via WhatsApp al numero 389 0978398 indicando il proprio nome, cognome ed indirizzo.
Invece chi volesse aiutare l’associazione per le sue iniziative e per l’acquisto dell’automezzo, ecco i riferimenti bancari iban: IT58R0832259430000000816068 oppure la si può contattare via e-mail: angelidellasperanza.aps@gmail.com

Grazie per quello che state facendo.

​[Francesco Occhi]

 

Foto: a sinistra, Luca Garzotto a gennaio ha incontrato Papa Francesco; a destra in altro, il gazebo Gli Angeli della Speranza in piazza Garibaldi  con gli assessori di Legnago; in basso, Luca durante una manifestazione dell’associazione.