Erano tante le domande che volevamo fare al direttore artistico del Teatro Salieri, Marco Vinco. Come per esempio che tipo di stagione teatrale sarà la prossima, oppure perché non ha voluto fare o non hanno voluto fargli fare il Salieri Festival, o meglio ancora, perché ha accettato la direzione del Teatro solo fino a giugno 2023 e non ha scelto di andarsene, come qualche amico gli consigliava, oppure, e non per ultima, i suoi rapporti con il nuovo delegato alla cultura voluto dal sindaco Lorenzetti, (e secondo qualcuno anche da Big Luciano) Riccardo Shahine, e infine, è stata la scelta migliore quella fatta dal dimissionario presidente Gomiero, invocato a furor di popolo, di rimanere alla guida del transatlantico Salieri fino a fine mandato?

Tante le domande che rimarranno senza risposta. Marco Vinco me lo dice subito: «Parlo solo delle cose che il mio ruolo professionale mi permette. Quello che riguarda il Consiglio di Indirizzo, e perciò opinioni, decisioni, discussioni, programmi, desideri e aspettative rimangono tutte là, dentro le quattro mura del Teatro».

Comprendo la sua scelta e stimo il professionista quale lui è. Poi, continua «Però, mi piacerebbe parlare della stagione “Tutto Esaudito” del Salieri, iniziando dal suo pubblico eccezionale. Tieni presente – dice – che i teatri della provincia, anche teatri importanti con una platea territoriale molto vasta, più di Legnago, registrano una situazione tragica, parliamo di platee di 30-40 spettatori a serata.
A Legnago dobbiamo essere orgogliosi della stagione teatrale del Salieri che molto spesso, se non quasi sempre, registra il tutto venduto, questo anche in tempi di pandemia con tutti i divieti che comporta.
Si, dobbiamo essere orgogliosi del lavoro fatto, pur nelle condizioni precarie in cui abbiamo operato.
Ma soprattutto dobbiamo essere molto orgogliosi del nostro pubblico, che ha sempre manifestato l’amore e la passione per il suo Teatro, ma non solo a parole, come succede spesso in altri teatri, ma in maniera concreta, pagando per frequentarlo. Un pubblico vivo e attento che risponde alle proposte culturali in maniera eccellente, rispetto anche ad altre realtà molto più grandi».

«Si, Abbiamo fatto il possibile e anche l’impossibile, – ripete – e continueremo a farlo. La città lo ha capito e ci ha risposto. Questa è la gratificazione più grande per chi dirige un luogo di cultura».

«Domani sera (oggi per chi legge) – conclude il direttore – è in programma Il berretto a sonagli di Pirandello con Gabriele Lavia e Federica Di Martino e la vendita dei biglietti è andata molto bene mentre per il prossimo spettacolo comico di giovedì 24 marzo di Natalino Balasso “Dizionario Balasso” ci stiamo avvicinando al tutto esaurito».

Qualcuno ha detto che è bravo come direttore artistico il maestro Vinco, evidentemente è anche un bravo comunicatore visto che approfitta di un’intervista per promuovere un evento del suo Teatro.