EsaCom apre uno sportello in soccorso alla cittadinanza per spiegare come affrontare le nuove tariffe “puntuali” che non sono più a passaggio, ma calcolano il rifiuto realmente conferito. E quindi chi non differenzia paga di più.
È quanto deciso dalla società di raccolta rifiuti che ha sede a Nogara nel vertice del 7 marzo con i 23 comuni serviti.
Un vertice resosi necessario per l’esplodere di una vera polemica tra gli utenti, sia domestici sia aziende, insorti alla lettura della bolletta relativa all’anno 2021.
Il motivo è il cambiamento dei parametri con i quali vengono calcolate le spese di ogni singolo utente, ora basati sui seguenti fattori: il volume di rifiuto non riciclabile prodotto e il volume di rifiuto umido prodotto, come indicato nell’informativa diffusa dalla società.
Alla radice del problema, che ha portato ad avere delle “sorprese” in bolletta, c’è stato un duplice difetto di comunicazione. A influire negativamente ci ha pensato la pandemia che ha causato l’interruzione degli incontri con la popolazione ideati da EsaCom.
L’incontro di lunedì 7 marzo tra i Comuni e i vertici di EsaCom ha portato all’apertura di uno sportello in soccorso alla cittadinanza.
Il servizio prevede la prenotazione sul sito di EsaCom da parte del cittadino e, successivamente, l’incontro in sede con gli addetti alla gestione delle segnalazioni su eventuali perplessità legate al conteggio degli svuotamenti dei bidoni di case o aziende. In tutta questa situazione, a rimetterci maggiormente sono coloro che non hanno proceduto all’efficientamento della raccolta differenziata, ossia al riempimento completo dei bidoni prima di essere esposti al conferimento.
I problemi maggiori sono stati per le aziende, con alcuni settori più colpiti come negozi di frutta e verdura, bar e ristoranti, per la maggiore produzione di umido.
Il ruolo delle amministrazioni comunali nella vicenda è marginale, in quanto il calcolo dei pagamenti è appannaggio di Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, a cui deve fare riferimento anche EsaCom.
Singole iniziative dei Comuni hanno potuto calmierare i costi delle bollette, come fatto a Nogara: «L’anno scorso abbiamo stornato 216mila euro di fondi Covid ad EsaCom per famiglie e imprese», ha spiegato Marco Poltronieri, vice sindaco e assessore all’ecologia.
«È un nuovo modo di fare la raccolta differenziata, per redistribuire le risorse tra chi la fa e che quindi deve avere dei benefici e chi non la fa e quindi va penalizzato: non è giusto che tutti debbano pagare allo stesso modo», ha sottolineato il presidente Maurizio Lorenzetti.
[Emanuele Zanardi – Primo Giornale]
Foto: da sinistra, il presidente di Esacom Maurizio Lorenzetti, a destra, il direttore Maurizio Barbati.