«I progetti presentati da codesta associazione non sono condivisi da questa amministrazione comunale». È quanto si è sentito riferire, dal sindaco di Legnago, Graziano Lorenzetti, il presidente della sezione di Legnago e Basso Veronese dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Giacomo Segantini, che ha chiesto al Comune di Legnago il patrocinio dell’ente o comunque l’uso gratuito della sala civica per una conferenza con Marco Cuzzi, professore di storia dell’Università statale di Milano sul tema “Confine orientale, Jugoslavia, Balcani. La politica adriatica dell’Italia 1919-1975”.

«È chiaro che noi la conferenza la faremo lo stesso, il 12 febbraio, alle 16,45 e ci paghiamo la sala civica come oramai facciamo da due anni, da quando abbiamo organizzato un primo incontro sul tema delle Foibe e del Confine orientale – spiega il presidente dell’Anpi legnaghese -. Ma stavolta la risposta del sindaco, inviata sempre per scritto, abbiamo deciso di renderla pubblica perché, se prima c’era la situazione pandemica a trattenerci da sollevare questioni, ora l’intero direttivo dell’Anpi ha ritenuto che i cittadini legnaghesi debbano sapere come questa amministrazione tratta un’associazione come quella dei Partigiani, da sempre in prima linea nella difesa dei valori fondanti la Costituzione antifascista e impegnata nel promuovere la cultura della legalità e la conoscenza della storia».

Non è la prima volta che tra l’Anpi legnaghese e il Comune avvengono questi “scambi di cortesie”, come in occasione della cerimonia del 25 aprile, quando Segantini rivolse al primo cittadino l’accusa di aver programmato «una festa della Liberazione senza un Tricolore esposto sulla facciata del municipio e nemmeno un cenno alla Resistenza», per poi sentirsi rispondere che «non solo il Tricolore era esposto sul pennone più alto di Legnago, quello di piazza San Martino, ma nella cerimonia è stato suonato il silenzio con l’alzabandiera e l’inno nazionale».

«Da due anni – conclude Segantini – l’amministrazione rigetta la richiesta di patrocinio dell’Anpi per le iniziative che essa organizza sia che si tratti di iniziative su argomenti storici, sia che si tratti di argomenti sulla Costituzione sempre con la medesima motivazione fotocopia delle precedenti.
Un diniego basato su ragioni pregiudiziali e incomprensibili nei confronti di un’associazione, quale l’Anpi, nata a difesa della Costituzione democratica».

Nella polemica per il diniego del patrocinio comunale, e della sala civica gratuita all’iniziativa di Anpi Legnago, interviene anche il meloniano presidente del consiglio comunale Paolo Longhi: «Analoga conferenza è stata promossa, per questa sera, giovedì 10 febbraio, e negli stessi spazi, da un’associazione politica in cui mi riconosco e che ha puntualmente pagato, mio tramite, il nolo della sala.
Ora, poiché il Comune, di consuetudine, non concede il proprio patrocinio a sodali che perseguano finalità politiche, non rileva la partecipazione alle elezioni, pur garantendo a tutti la possibilità di utilizzare gli spazi pubblici dietro versamento di un esiguo obolo, davvero mi risulta difficile comprendere il senso di questa disputa.
A meno che Anpi non voglia affermare che certe associazioni sono più uguali di altre».

«La sala la pagano tutti» – rimarca Longhi – «Prima di questo ritorno alle origini, se così vogliamo dire, l’amministrazione precedente elargiva il proprio patrocinio a tutti; morale della favola: polemiche di segno opposto e zero incassi.
Almeno ora, pur nella continuità delle polemiche, si racimola qualche quattrino.
Anpi, e il suo presidente Segantini, già sapevano del meccanismo che regola il patrocinio ma, con tutta evidenza, hanno cercato un pò di pubblicità al suo, comunque, lodevole convegno. Peccato abbiano scelto la data del Giorno del Ricordo per questa evitabile querelle».

LA LETTERA DI RISPOSTA DEL COMUNE ALL’AMPI DEL MAGGIO 2020.


Foto: a sinistra, il sindaco di Legnago Graziano Lorenzetti; al centro, il presidente della sezione di Legnago dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Giacomo Segantini con la locandina della conferenza di Marco Cuzzi; a destra, il presidente del consiglio comunale Paolo Longhi di FdI.