Sciopero martedì 1° febbraio a Legnago della Polizia Municipale. L’astensione dal lavoro è stata indetta oggi, da parte delle organizzazioni sindacali Cgil-Funzione Pubblica e Csa, dopo il no del dirigente della Polizia Locale, il comandante Luigi De Ciuceis (nella foto), a rivedere la scelta di sospendere gli accordi su buoni pasto e 35 ore settimanali per i turnisti.

L’astensione dal lavoro e dall’erogazione del servizio di Polizia Locale riguarderà la prima ora di ogni turno di servizio e cioè 7,15–13,15 e 13–19.
«Inoltre, gli agenti hanno deciso in assemblea di essere rigidi da oggi sull’utilizzo degli straordinari – spiega Valentino Geri della Fp-Cgil -. È chiaro che il personale da oggi farà fronte a qualsiasi servizio legato alla sicurezza ed all’attività di Polizia giudiziaria, ma dirà no a ora di straordinario per normale attività di ufficio».

In pratica, saranno in ogni caso garantiti i servizi pubblici essenziali come attività richiesta dall’Autorità giudiziaria e interventi in caso di trattamenti sanitari obbligatori; rilevazione relativa all’infortunistica stradale, pronto intervento; attività della centrale operativa; vigilanza de municipio; assistenza al servizio attinente la rete stradale in caso di sgombero della neve.

«È da novembre – riprende il sindacalista – che stiamo discutendo di questa vertenza ed il personale è sempre pronto a tornare al tavolo delle trattative. Ma davanti alla chiusura avuta dal dirigente, che è lo stesso da 10 anni e quindi ben conosce questi accordi, previsti dal contratto e fino ad oggi attuati, l’assemblea degli agenti ha deciso di rispondere con l’astensione dal lavoro. Teniamo presente che queste rimostranze davanti a diritti disattesi da parte del dirigente sono state portate di recente anche all’attenzione del prefetto di Verona. Nonostante questo, la risposta della dirigenza della Polizia municipale di Legnago è stata di totale chiusura».

«Difenderò sempre la Polizia locale, i loro agenti e i loro diritti, per quello che rappresentano e per quello che fanno con passione» – commenta l’assessore alla Sicurezza Luca Falamischia – «Ma non posso condividere questa presa di posizione e questo sciopero. Qui non si stanno difendendo dei diritti ma dei privilegi, e questo non mi sembra corretto. Le relazione del Segretario generale e dello stesso Comandante sono chiare, gli atti richiesti sono illegittimi».