Il primo obiettivo è la costituzione a giorni della “Pianura Veronese Energy”, società benefit, che si occuperà di gas e luce. Poi la creazione di un’unica società dei rifiuti.

Nasce l’asse Legnago-San Giovanni Lupatoto per far contare di più e valorizzare la Pianura Veronese.
È il progetto a cui stanno lavorando da mesi i due sindaci leghisti di Legnago, Graziano Lorenzetti, e di San Giovanni Lupatoto, Attilio Gastaldello.
Ed è quest’ultimo ad aver fatto già le prime mosse concrete che vanno da una parte verso la creazione di una multiutility dell’energia (gas e luce) con la costituzione imminente della società “Pianure Veronesi Energy Srl”, società benefit, dove il 59% è della Lupatotina Gas e Luce Srl del Comune di San Giovanni Lupatoto. E dall’altra, con l’approvazione nell’assemblea del Bacino Verona Sud, presieduta da Gastaldello e che si occupa di rifiuti, dell’accordo con il Bacino trevigiano Priula per una “consulenza” su come costituire un’unica società di raccolta delle immondizie dalle attuali tre esistenti: Esacom di Nogara, Sive di Legnago e Bovolone Attiva di Bovolone.

«È vero, stiamo lavorando per unire la Pianura Veronese sui temi che saranno fondamentali per il futuro, dalla gestione delle risorse energetiche alla raccolta dei rifiuti, ma anche alla viabilità – spiega Gastaldello, 59 anni, avvocato di professione -. Come San Giovanni Lupatoto stiamo spingendo in Regione per la realizzazione, per esempio, della Metropolitana di superficie che riteniamo debba collegare subito Verona, Legnago e San Giovanni Lupatoto e poi, magari, arrivare fino a Rovigo.
Lo stesso stiamo facendo per la Transpolesana che vogliamo diventi entro il 2023 una vera superstrada e la più sicura d’Italia».

«L’asse con San Giovanni Lupatoto è una realtà e non posso che esserne felice visto che per questo ho lavorato. Assieme possiamo contare molto di più sui tavoli importanti – conferma il sindaco di Legnago -. Nel primo consiglio comunale di questo 2022 porterò all’approvazione definitiva la costituzione della “Pianure Veronesi Energy Srl” dove Legnago avrà il 2% del capitale sociale. Ma non è questo che conta. Quello che importa è che avremo una società a totale controllo pubblico, perché sarà composta dalla Lupatotina, che è del 100% del Comune di San Giovanni Lupatoto, dal Camvo Spa, che avrà il 39% del capitale sociale e che a sua volta è controllato dai Comuni del Basso Veronese. Avremo quindi una società “benefit” che come statuto distribuirà gli utili.
Abbiamo interessi comuni, come sulla viabilità dove chiediamo alla Regione di fare subito
la metropolitana di superficie Già fatta un’offerta ad Amia per il suo 40% di Bovolone Attiva
sua volta è controllato dai Comuni del Basso Verone- se. Avremo quindi una so- cietà “benefit” che come statuto distribuirà gli utili sul territorio. Utili che saranno divisi non considerando il capitale sociale, ma il numero di cittadini clienti. Fondi che come Comune di Legnago abbiamo già deciso che destineremo alla cultura, alle scuole, al sociale. Inoltre, vista la situazione mondiale del rialzo dei prezzi di gas e luce, disporre di una realtà pubblica propria che gestisce queste risorse energetiche sarà un ulteriore vantaggio per i nostri cittadini».

«È chiaro che uniti possiamo far valere di più il peso di un’area da 250 mila abitanti. E abbiamo interessi comuni – spiega Gastaldello -. S. Giovanni Lupatoto rischia di essere fagocitato da Verona e quindi di perdere tutte le sue peculiarità. Legnago è troppo lontano dalla città capoluogo e spesso ha visto non considerati i suoi temi. Ma non solo, la Pianura ha delle sue specificità e delle sue potenzialità che vanno sviluppate. Per esempio, Legnago ha l’unica discarica per rifiuti urbani attiva nel Veronese, e la seconda in Veneto dopo quella tattica di Sant’Urbano a Padova».

Un tema, quello dei rifiuti che diverrà centrale nei prossimi anni sia per i costi della raccolta che per il rispetto dell’ambiente.
Per questo, San Giovanni Lupatoto ha già fatto il primo passo entrando ad inizio 2021 in Esacom.

«Il percorso verso la creazione di un’unica società di raccolta rifiuti deve passare ora da Bovolone, dove l’Amia detiene il 40% di Bovolone Attiva – conclude il sindaco di San Giovanni Lupatoto -. Siamo pronti ad acquisire quelle quote e l’offerta ad Amia è già stata fatta».
[Primo Giornale]

Foto: a sinistra, il sindaco di San Giovanni Lupatoto, Attilio Gastaldello.; a destra, il sindaco di Legnago, Graziano Lorenzetti.