«La Fiera Agricola di San Biagio è un evento troppo importante per noi, ma ancora di più lo è la salute dei nostri cittadini e di tutti quei visitatori che sarebbero venuti alla manifestazione. Sapendo questo, e ben consapevole della situazione pandemica, insieme a tutta l’amministrazione ho deciso di posticipare la 743^ Fiera di San Biagio, prevista per i primi di febbraio, dal 18 al 21 marzo, nel fine settimana di San Giuseppe, patrono della nostra comunità di Bovolone».
Sono le parole con cui il sindaco di Bovolone, Orfeo Pozzani, ha comunicato ai primi di gennaio la decisione di posticipare la storica rassegna, dedicata al mondo agricolo della Pianura Veronese, a fine marzo rispetto al consueto calendario dei primi di febbraio.
Questo, quando la macchina organizzativa dell’evento era già stata attivata da qualche settimana, affidandone per la prima volta l’organizzazione non alla Pro loco di Bovolone, ma ad una società specializzata nell’organizzazione di questi eventi, la “Pirene” di Roma.
«Grazie alla collaborazione con la società Pirene, e al formidabile impegno del personale e del gruppo amministrativi, stavamo correndo per vincere la sfida dell’organizzare una grande manifestazione in tempi brevissimi – spiega oggi il sindaco Pozzani -. Ed eravamo pronti per la Fiera, ma prima del nostro desiderio di fare festa e di stare insieme, prima di ogni manifestazione dove rilanciare l’economia, la cultura, le tradizioni e l’agricoltura del territorio, viene la salute delle persone.
Non è una sconfitta: ci ritroveremo insieme in fiera a marzo. Non saranno il Covid né la paura dei contagi a fermarci, e se ognuno di noi farà la sua parte, vaccinandosi e comportandosi con attenzione, renderemo sicura la possibilità di avere la più bella Fiera Agricola di San Biagio mai organizzata».
Foto: a sinistra un’edizione della Fiera di San Biagio; a destra, il sindaco Orfeo Pozzani.