Tutto tranquillo oggi al CVP (Centro di Vaccinazione di Popolazione) dell’Ulss 9 a Legnago nei locali dell’ex supermercato Rossetto in via Einaudi.
Un centro vaccini trai più qualificati e organizzati delle provincia sia per la disponibilità e professionalità del personale medico sia per l’organizzazione efficiente dall’entrata all’uscita affidata alle associazioni volontaristiche del territorio.
«Dalle 8.30 alle 14.00 abbiamo vaccinato oltre 500 persone prenotate, – ci racconta uno dei 5 medici che operano nel centro – oltre agli over 50 che avevano libero accesso, anche senza prenotazione, come dispongono le nuove disposizioni di legge entrate in vigore. Molte anche le inoculazioni effettuate per la prima dose, un segno positivo che qualcosa sta cambiando nelle convinzioni delle persone».
Poi nel pomeriggio è stato il turno dalle 14,30 dei bambini dai 5 ai 11anni, ma anche qui tutto è filato liscio.
Non è stato così, invece, all’Unità Diagnostica Ulss 9 del Centro tamponi presso l’ex Lidl di via del Pontiere 19.
A causa della lunga coda nelle quatto le file predisposte e quindi di tempi d’attesa altrettanto allungati, tra l’altro anche con molta gente arrivata senza la prenotazione, più di qualcuno ha perso le staffe.
E quando c’è stato anche chi ha cercato di scavalcare la fila sono volati spintoni, parole, urla. Tanto che un’infermiera è dovuta uscire dal centro sanitario e ha minacciato di chiamare i carabinieri per cercare di riportare la calma.
La tensione, però, è rimasta alta anche perché c’erano cittadini da due ore in attesa per potersi fare il tampone. Molti arrivati da fuori Legnago, per esempio da Peschiera come da Illasi, anche perché quello legnaghese è uno dei pochi centri dove si accettano anche coloro che arrivano senza prenotazione.
Foto: l’Unita Diagnostica Ulss 9 Centro Tamponi dove questa mattina si sono verificate tensioni e liti.