«Non sono venuto qui per il contratto, cercavo ben altro e le prime sensazioni, ma sin da subito, dalla prima telefonata con il direttore sportivo Minadeo e il presidente Venturato, sono state che dopo un pò di girovagare, ora posso sentirmi di essere nel posto giusto».
Sono queste le prime parole con cui ha spiegato la sua nuova avventura mister Michele Serena, che da ieri è il nuovo responsabile tecnico della Prima Squadra del Legnago Salus.
Presentato nel primo pomeriggio di oggi alla stampa, il tecnico ha proseguito così il suo intervento: «Ho chiesto la possibilità di lavorare in un certo modo, e spero vivamente di ricambiare la fiducia che è stata riposta in me. Quindi, con lo staff, lavoreremo per soddisfare le esigenze della società. Già da subito io ho sentito delle sensazioni che sono quelle che, dopo un paio d’anni di pausa, cercavo. Per cui io sono felice e contento di poter iniziare questa avventura, come 13-14 anni fa, alla mia prima esperienza con il Venezia. Non vedo l’ora di poter iniziare a lavorare con i ragazzi».
Sulle circostanze che hanno portato al suo approdo sulla panchina biancazzurra, Serena dichiara: «È evidente che non c’è niente da festeggiare perché, se c’è stato un cambio, significa che le cose non sono andate per il verso giusto, per come ci si aspettava, e per cui io penso che tutti insieme, cercando di creare quell’amalgama assoluta, dobbiamo unire le nostre forze per cercare di risollevare la situazione che si è creata, è questo il primo obiettivo, il più importante.
Penso che ci debba essere la consapevolezza di tutti che non si tratta di un momento passeggero, perché siamo ormai a metà percorso, e quindi penso che questo sia il primo, se non l’unico obiettivo.
Ai tifosi, e alla città chiedo di continuare sostenerci perché non conta il passato recente, non contano tutte le storie, non conta continuare a guardarci indietro. Il nostro campionato inizia da oggi. Su questo dobbiamo concentrarci, guardare avanti, e basta».
A una domanda su che tipo di allenatore si ispiri, il mister ha risposto: «I valori sono quelli che mi hanno insegnato mamma e papà. Dal punto di vista pratico, ho cercato di prendere qualcosa da tutti gli allenatori che ho avuto, dalla tattica di Malesani ai silenzi di Zoff e Cuper».
Presentando il nuovo tecnico alla stampa, il vicepresidente Giorgio Schiavo ha spiegato le motivazioni della scelta: «Ci hanno convinto i suoi trascorsi, la sua personalità e la sua voglia di mettersi in gioco in una realtà modesta rispetto a quelle di maggior blasone. Diciamo che ci siamo fatti scegliere, e questo ci rende particolarmente orgogliosi».
«A Mantova è finito un percorso, – ha ricordato in apertura il direttore sportivo Antonio Minadeo – si è interrotto un rapporto per i motivi che sappiamo. Errori ne sono stati fatti da parte di tutti, nell’area tecnica, nessuno escluso, compreso me. Chiuso questo capitolo, abbiamo riscontrato grande disponibilità da parte di mister Serena, che giustamente ha preteso delle garanzie tecniche. Noi abbiamo proposto la nostra filosofia, ma poi è stato l’allenatore che ci ha scelto, e mi pare che ci sia stato subito feeling, e di questo gli va dato merito».
Chiarezza anche sulle idee in merito alla squadra: «Non mi interessano né l’età né il nome dei giocatori; è stata tirata una riga e tutti partono dallo stesso punto».
Sul momento societario e sui commenti non entusiasmanti dei tifosi sui social il direttore generale biancazzurro, Mario Pretto, è stato molto chiaro: «Noi dei problemi non ci preoccupiamo, ma ce ne occupiamo».
Mister Serena si è legato alla società fino a fine stagione e, oltre allo staff tecnico già presente, confermato vice Armando Perna, si avvarrà della collaborazione di Davide Zanon, suo storico “braccio destro”.
Il debutto ufficiale sulla panchina biancazzurra, invece, avverrà domenica 9 gennaio, nella prima gara ufficiale del nuovo anno, tra le mura amiche (anche se finora non lo sono state granché) contro il Lecco, che all’andata si impose con un secco 4-1.