E’ successo tutto nel giro di pochi minuti, ieri, nella tarda mattinata a Legnago, nella zona commerciale di San Pietro: un giovane 14enne di Oppeano è stato avvicinato da due ragazzi, di poco più grandi di lui, apparentemente di origine magrebina; i due giovani sconosciuti hanno notato che il 14enne indossa scarpe, berretto e tracolla di note marche di moda.

«Ehi, belle quelle scarpe! Perché non ce le dai? A noi starebbero proprio bene!» – gli avrebbero detto.
Il 14enne che non aveva alcuna intenzione di consegnare le scarpe, tuttavia è stato costretto a farlo allorché i due giovani malviventi tirato fuori un coltello a serramanico lo costringono a consegnare scarpe, berretto e tracolla, per poi allontanarsi velocemente a piedi.

Il ragazzo, ancora frastornato per l’accaduto, si rivolge ad un adulto cui racconta quanto appena successo. Parte quindi la segnalazione telefonica che giunge all’utenza 112 della Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Legnago: l’operatore organizza subito le ricerche con la descrizione che ha dei due fuggitivi, facendo convergere nella zona di interesse tutti gli equipaggi disponibili. La tempestività gioca a favore dei militari: la pattuglia della Stazione di Cerea raggiunge e blocca in via Piemonte (la via traversale al semaforo in centro a San Pietro) uno dei fuggitivi; si tratta di un giovane 16 enne senza fissa dimora; sottoposto a perquisizione viene trovato in possesso di un coltello a serramanico lungo 18 cm, che viene sequestrato.
C’è ancora un altro rapinatore da trovare! I Carabinieri lo cercano, strada per strada, lui si sente braccato, col fiato sul collo e decide di nascondersi dietro una siepe, in via Randazzo (la via a fianco della chiesa parrocchiale di San Pietro): infatti è lì che lo trovano i Carabinieri della Stazione di Minerbe, rannicchiato nel tentativo di non farsi trovare; si tratta di un 17enne, domiciliato a Verona, senza fissa dimora; ha ancora con sé la refurtiva, del valore di circa 300 euro, che viene recuperata e restituita al legittimo proprietario.

I due malfattori vengono arrestati in flagranza per “Concorso in rapina aggravata” e accompagnati presso l’istituto minorile di Treviso, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia.