A un mese dalla tornata elettorale per il rinnovo dell’Amministrazione comunale, a Bevilacqua cresce l’attesa in vista delle presentazioni ufficiali delle liste che sosterranno il sindaco uscente Fosca Falamischia, e lo sfidante Valentino Girlanda.

«Nelle ultime settimane sul territorio comunale si sono aperti diversi cantieri – fa notare l’ex sindaco Girlanda – si va dalla riqualificazione di Piazza Dante e via del Donatore, alla sostituzione dei caloriferi delle scuole, allo sfalcio dell’erba, per chiudere con una cospicua serie di contributi a popolazione e imprese del territorio colpite dalle difficoltà economiche conseguenti alla pandemia».

Poi riprende: «Decisamente apprezzabile lo sforzo che l’Amministrazione sta facendo per recuperare l’apatia del quinquennio passato: ma è difficile non notare che se le elezioni si fossero regolarmente svolte tra aprile e maggio di tutte queste opere non se ne sarebbe vista una. Purtroppo la mancanza di visione che ha caratterizzato l’operato dell’Amministrazione uscente in questi anni, non ha risparmiato le opere in via di ultimazione. Piazza Dante su tutte, rimarrà negli anni a venire, come testimonianza della mancanza di pianificazione. Un’opera appaltata a febbraio 2021, che viene eseguita dopo ben cinque mesi di assoluto silenzio, condividendo il progetto con la popolazione residente solamente pochi giorni prima dell’inizio dei lavori, e che in via di ultimazione si rivela per buona parte quanto meno discutibile. Il restringimento dell’accesso carrabile alla piazza, per quanto rispetti le misure minime di legge rappresenta, così come realizzato, un serio pericolo per l’accesso ordinario alla piazza nella quale vivono centinaia di persone ed è presente l’ufficio postale».

L’ex amministratore e candidato sindaco della lista “Insieme per cambiare” ha ancora molto da dire anche in merito alla pioggia di contributi destinati al territorio: «Mi sono confrontato con la squadra per verificare le impressioni che avevo in merito ai requisiti per la concessione dei contributi, ma a tutti sono saltate all’occhio delle incongruenze: le clausole che riguardano l’impossibilità di accedere al contributo per le aziende che abbiano precedentemente ricevuto contributi e per le famiglie che non siano in regola con il pagamento delle imposte comunali.
In parole povere:una famiglia in difficoltà, che all’arrivo della tassa rifiuti e della bolletta del gas è costretta a scegliere quale pagare, probabilmente pagherà la bolletta e rimanderà i rifiuti, e quindi non merita di essere aiutata? Magari trasformando il contributo in credito d’imposta di pari valore?
Allo stesso modo un’attività che per decreto è stata chiusa per mesi, oppure ha visto un quasi azzeramento delle entrate ricevendo in cambio dei contributi che non coprono nemmeno le spese vive, non ha diritto ad un sostegno?
Temiamo che con questi vincoli la pioggia di contributi annunciata dall’Amministrazione con tanto clamore rischi di trasformarsi in una beffa dai pochi risultati».

Poi, Girlanda conclude «Il nostro programma è pronto e a breve lo presenteremo ai cittadini. Abbiamo lavorato con visione e programmazione sullo sviluppo del tessuto urbano, sulle attività produttive industriali ed agricole, sul sociale e l’associazionismo senza dimenticare ambiente e sicurezza. E’ un programma organico vicino alle esigenze dei cittadini e per i cittadini».