Bonavigo, 1960 abitanti circa, due le frazioni: Orti e Pilastro. Famoso per la sua festa della fragola e per quella di San Tommaso, dal 2011 è amministrato da Ermanno Gobbi, eletto nel 2020, per il terzo mandato consecutivo, con il 44% dei voti.
«Una volta al mio paese, – racconta Gianluca Cavallaro, consigliere comunale di Bonavigo, della civica “Il Paese che Vorrei” in questa lettera aperta al Nuovo Giornale – c’era il supermercato, la macelleria, tre bar in centro paese e uno nella frazione, la pizzeria d’asporto, tre medici di base, la banca, l’estetista, la fiorista, un mobilificio, l’assistente sociale presso il comune. E ora? nulla di tutto ciò. Sopravvive ancora, forse per poco, la Posta che funziona a giorni alterni con code e lunghe attese».
«Per chi ha bisogno dell’assistente sociale è costretto rivolgersi presso il comune di Minerbe – continua Cavallaro -. Non parliamo di argini e fossi pieni di immondizia abbandonati senza alcun intervento programmatico di raccolta e monitoraggio. Bene la giornata ecologica, ma non basta per risolvere il problema.
Per parlare di rifiuti, bene anche la piazzola ecologica a Minerbe, ma non si può togliere il servizio a domicilio che c’era. Per questo motivo tanti incivili trovano più sbrigativo buttare le immondizie in giro anziché portarle a Minerbe.
Trovo una follia la variazione della Tari che peserà in modo maggiore per chi ha la casa grande rispetto al numero di persone che vi abitano e creano rifiuti. Ma quando hanno deliberato presso il consorzio l’aumento di questa tassa l’amministrazione di Bonavigo era assente.
Per quanto riguarda l’Imu e Tasi viene applicata una delle aliquote più elevate rispetto ai comuni limitrofi.
Non parliamo degli allagamenti in vari punti del comune e frazioni quando ci sono abbondanti piogge. A tal proposito manca una manutenzione programmata della pulizia dei pozzetti e atri interventi strutturali che da anni vengono promessi, ma non attuati.
Per quanto riguarda l’ambiente non c’è una politica del verde volta a incentivare la piantumazione, ma con l’ultima rotonda fatta al Pilastro sono stati sradicati pini marittimi che avevano un ventennio. Va bene la rotonda, ma poteva essere meno invasiva salvaguardando l’ambiente e le piante e magari risparmiare parte dei 300mila euro da destinare a servizi e famiglie.
Per le famiglia bisognose? Che politiche vengono attuate a sostegno? Per i giovani, anziani e diversamente abili quali iniziative vengono fatte? Per i ragazzi, uno dei pochi comuni che non ha fatto il centro estivo.
Altro segnale allarmante è quello dei pochi bambini che il prossimo anno potrebbero passare dall’asilo alla prima classe della scuola primaria con il rischio concreto che non venga nemmeno attivata. Se così fosse i bambini dovranno andare a Minerbe o Roverchiara. Abbastanza normale tutto questo. Conseguenza logica per un comune privo di politiche per la famiglia che non incentiva e aiuta giovani coppie.
L’unica attrattiva del paese il Circolo Noi grazie al parroco e al gruppo di volontari.
La famosa ciclabile che parte dal Pilastro e arriva a San Tommaso. Se ne parla da anni, ma al momento tutto fermo con soldi stanziati e non utilizzati.
Nella piazza davanti alla chiesa c’era una bella fontana fatta dall’amministrazione Migliorini, ma è stata completamente lasciata andare senza mai fare manutenzione e per ultimo rasa al suolo.
Importante sarebbe la fibra, come hanno molti comuni, anziché avere, in zona Pilastro, antenne a 3G? 4G? 5G? e non sappiamo nemmeno se sono causa di problemi alla salute.
Tutto questo è sicuramente frutto di un’amministrazione virtuosa che negli ultimi 10 anni ha saputo creare tutte queste meraviglie.
Senza analisi, obiettivi e strategie siamo destinati a diventare un paese morto o succursale di qualche altro paese limitrofo».
Questa la conclusione di Gianluca Cavallaro, consigliere comunale di Bonavigo della lista civica “Il Paese che Vorrei”.