L’uomo più veloce del mondo è un italiano. Marcell Jacobs, 26 anni, vince la medaglia d’oro nei 100 metri alle Olimpiadi correndo in 9″80 e diventa il successore di Usain Bolt.
È una giornata storica per lo sport italiano quella che firma l’atleta nato a El Paso, in Texas, e cresciuto a Desenzano del Garda.
La scrive in una terra fino a qualche ora fa sconosciuta per l’Italia, regno di atleti caraibici e statunitensi. Lo fa dominando la finale, con una progressione inarrivabile per chiunque, di cui si parlerà per decenni.
Secondo lo statunitense Kerley, terzo il canadese De Grasse. L’inglese Hughes era stato squalificato per falsa partenza.
Pochi minuti prima Gianmarco Tamberi aveva conquistato la medaglia d’oro nel salto in alto.
Era dai tempi di Pietro Mennea che un velocista azzurro – all’epoca la Freccia del Sud ci riuscì sulla distanza doppia – non riusciva a mettere tutti in riga alle Olimpiadi.
E nessuno avrebbe potuto immaginare che accadesse sulla pista di Tokyo 2020.
«Era il mio sogno da bambino. Ci metterò una settimana a capire quello che ho fatto. Mi sono gasato quando ho visto che Tamberi era arrivato primo. Ho detto: perché non posso farlo anche io».