«Mi trovo, mio malgrado, costretta ad intervenire di fronte alle esternazioni pubbliche del Sindaco Lorenzetti, che evidentemente, o non sa leggere e correttamente interpretare i documenti presenti in Comune o, per nascondere la propria inerzia, accusa la precedente Amministrazione di non aver agito sul piano della sicurezza. Cattive abitudini di vecchia politica!»
Inizia così la risposta accalorata di Clara Scapin, già sindaco di Legnago (come si firma lei) alle accuse, per niente velate, di buonismo e incapacità amministrativa di cui il sindaco Graziano Lorenzetti l’aveva accusata riferendosi alla situazione di insicurezza e degrado della città, ereditata dopo la sua amministrazione.
«Vorrei dunque ricordare i fatti, – continua l’ex sindaco – dati oggettivi che non possono essere confutati:
-la realizzazione, durante i primi a due anni del mio mandato, della nuova, efficiente e sicura caserma dei Carabinieri per garantire la loro presenza a Legnago, perché ricordiamo, i Carabinieri non potevano più restare nella vecchia sede, dichiarata al limite dell’agibilità, senza una celere soluzione, il Comandante Generale interregionale avrebbe spostato la compagnia in altro territorio;
– gli incontri periodici in Commissione sicurezza provinciale per scongiurare la chiusura della sede della Polizia stradale e il ridimensionamento di quella ferroviaria;
– la fattiva collaborazione con la polizia municipale con progetti regionali per aumentare le telecamere e i varchi d’accesso e il rinnovo del turnover, nonostante i limiti sulle nuove assunzioni;
– aver garantito un servizio di giustizia di prossimità con l’apertura, unica nel Veneto, del servizio di Giudice di Pace;
– aver concluso con il Questore di Verona l’accordo, unico nella Provincia, di un servizio presso il Comune per ottenere il passaporto, con la presenza di personale della questura;
– la collaborazione attiva con l’Associazione Carabinieri in congedo;
– aver promosso, tra i primi comuni veronesi, il Controllo di Vicinato in ogni frazione, coinvolgendo i cittadini promuovendo formazione , solidarietà e socialità;
– iniziato l’iter per una sede di Commissariato di Polizia a Legnago, a servizio del territorio del Basso Veronese, con una delibera votata, ricordiamo, all’unanimità in Consiglio Comunale, presentandone poi la necessità in Commissione Provinciale della sicurezza, con il sostegno del Questore, l’interesse del Prefetto, il parere favorevole espresso in più Consigli Comunali del territorio e la richiesta con relativa documentazione presentata nelle mani dell’allora vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Interni onorevole Matteo Salvini.
Poi Clara Scapin precisa ancora:
«E in prima persona, in qualità di Sindaco, ho portato avanti tutte queste relazioni istituzionali e ogni iniziativa per il commissariato, non ho delegato un consigliere come ha deciso invece Lorenzetti, consigliere che si è poi visto non godeva certo della massima fiducia in quanto è stato estromesso dalla maggioranza stessa. (il riferimento è al superconsigliere Simone Tebon. Ndr)
Ricordo al Sindaco che, come credo sia giusto per chi ha servito la propria città, ho dato più volte la mia disponibilità di fare un passaggio di consegne di quanto era stato fatto, per non disperdere tempo ed energie: non ho mai ricevuto alcuna risposta!
Ricordo inoltre che la mia Amministrazione intendeva per sicurezza non solo quella assicurata dalle Forze dell’Ordine, a cui vanno i nostri ringraziamenti, ma anche la sicurezza garantita dalla crescita culturale, la sicurezza nelle scuole, ricordo il grande piano per la riqualificazione degli edifici scolastici attingendo a finanziamenti pubblici.
E non per ultima la sicurezza sanitaria , che era anche economica e sociale pensando ai circa 2mila dipendenti della ex Ulss 21, sicurezza , prossimità , qualità ed efficienza garantita a tutti in primo luogo dalla nostra struttura ospedaliera Mater Salutis.
A questo proposito ricordo con amarezza, le battaglie che da sola come Sindaco ho dovuto affrontare nel tentativo di contrastare rischi di ridimensionamento causato dalle scelte regionali.
Anche in questo campo purtroppo vedo la carenza di iniziative e la sottovalutazione del problema da parte di Lorenzetti.
Per tutto questo, penso che Legnago meriterebbe un Sindaco diverso ,capace di capire i problemi e le loro conseguenze, di risolverli con lungimiranza, di cercare la collaborazione di tutti, senza lamentele e soprattutto, senza accampare scuse».
Clara Scapin. Già Sindaco di Legnago
Foto: a sinistra, il sindaco Graziano Lorenzetti e la caserma dei Carabinieri a San Pietro di Legnago; a destra, Clara Scapin già sindaco di Legnago.