Si è tenuto questa mattina presso la sala consiliare del Comune di Legnago il primo dei due incontri di concertazione finalizzati alla stesura del Piano di Assetto Territoriale Intercomunale (PATI), sui temi relativi al settore produttivo, infrastrutturale e turistico della banchina fluviale di Torretta.
Erano presenti, oltre al sindaco di Legnago Graziano Lorenzetti, i sindaci dei 4 comuni del rodigino coinvolti nel progetto (Bergantino, Castelmassa, Castelnovo Bariano e Melara), il sindaco di Villafranca e Consigliere delegato ai trasporti per la Provincia Roberto Dall’Oca, il consigliere provinciale con delega all’urbanistica Loris Bisighin, Graziano Scarsini, responsabile settore urbanistica della Provincia di Verona, l’architetto Salvinia Sist, dirigente della Regione Veneto e direttore del settore urbanistica, il presidente di Interporto di Rovigo, Primo Vitaliano Bressanin, il direttore generale Infrastrutture Venete ingegnere Luigi Fasiol, il presidente di Ance Veneto Paolo Ghiotti, il Capo settore progettazione e direzione lavori del Consorzio di Bonifica Veronese, ingegnere Piva Alberto, Andrea Prando di Casartgiani e i progettisti del PATI, l’urbanista Francesco Sbetti, l’ingegnere Filiberto Canola e l’architetto Roberto Bernardelli.
Il Sindaco ha aperto i lavori chiedendo «scusa a nome dei nostri predecessori che non ci hanno creduto fino in fondo perché a questo punto questo piano, avviato dieci anni fa, sarebbe già partito. Questo canale è l’unico navigabile in Italia 365 giorni l’anno – ha ricordato Lorenzetti -. E’ stato messo a disposizione un finanziamento importante per l’adeguamento dei ponti per permettere a chiatte di categoria superiore di transitare. Noi come Amministrazione faremo di tutto per far partire questa struttura, che potrebbe dare risposta sia al nostro territorio ma di fatto anche a un territorio più vasto. Si fanno tanti protocolli, si veda Tokyo e Parigi, per risolvere il problema dell’inquinamento ambientale. Vediamo se adesso la politica riuscirà a dare una risposta fino in fondo, perché questo canale, essendo navigabile, permetterà di dirottare centinaia di mezzi pesanti, togliendo quindi molti camion dalle autostrade. Questo intervento è fondamentale per lo sviluppo delle attività economiche ma anche di quelle turistiche, perché qui c’è un crocevia di ciclovie che potrebbero portare turisti verso le nostre attività di ristorazione. Si potrebbero utilizzare barche elettriche per raggiungere Venezia. Quindi da oggi si è messa una pietra miliare importante alla realizzazione di questo progetto».
«Abbiamo il dovere di portare a termine questa opera – ha confermato Bisighin -. L’Europa sta investendo sulla navigabilità, sul trasporto merci, tanto che la Regione quest’anno ha stanziato 40 milioni di euro per rialzare alcuni ponti per far transitare le chiatte. Come amministratori abbiamo il dovere di vincere questa scommessa e rendere tutto ciò operativo, perché le aziende non possono non avere risposte dopo 10 anni».
«Dieci anni fa siamo stati spinti dalle aziende locali, come Cargill e Vetreria Bormioli di Bergantino, a capire come sfruttare la linea navigabile – ha confermato il sindaco di Castelnovo Bariano Massimo Biancardi -. Abbiamo avuto tanti contatti da imprese interessate, ma non siamo mai stati pronti. I nostri comuni sono destinati a morire lentamente se non c’è sviluppo. Questo PATI serve per creare sviluppo sostenibile in questa zona. La politica ce la sta mettendo tutta per fare sì che questo avvenga. Noi ci aspettiamo che si crei un polo logistico fondamentale in questa zona. Se riusciamo a ridurre il trasporto in gomma, ci saranno costi minori per le aziende e meno inquinamento».
«Non è sempre facile collaborare ma qui abbiamo creato una squadra per la sopravvivenza dei nostri territori,- ha aggiunto Lara Chiccoli, sindaco di Bergantino -. Abbiamo bisogno di infrastrutture e di sviluppo sostenibile. Abbiamo bisogno di essere sostenuti dalla Regione. Non possiamo permetterci di avere aziende che fanno richieste e noi non siamo pronti».
«Progetti su un territorio così vasto e così importante hanno bisogno di tutto il supporto possibile – ha aggiunto Dall’Oca -. L’attenzione all’ambiente di questa iniziativa ha una valenza importante e se un sindaco al suo terzo mandato ha ancora l’entusiasmo di proporla, vuol dire che merita attenzione».