Ancora maltempo sulla provincia veronese. I danni maggiori che i tecnici di Coldiretti Verona stanno rilevando alle colture e alle strutture, per trombe d’aria, bombe d’acqua e grandine di martedì 13 luglio, si registrano soprattutto nella zona di Bovolone, Salizzole, Nogara e nella parte bassa di Isola della Scala.
A farne le spese sono state le coltivazioni di tabacco in piena fase vegetativa, mais, ortaggi tra cui pomodoro da industria e riso. Danneggiamento anche alle strutture con scoperchiamento di tetti di capannoni e sradicamento di alberi.
La zona est del veronese è stata colpita a macchia di leopardo dalla grandine in particolare a Colognola ai Colli, Monteforte d’Alpone e Soave su vigneti e frutteti. Il maltempo si è abbattuto anche nei territori di Belfiore e Zevio danneggiando colture di mele e kiwi.
«Ogni allerta meteo è diventata foriera di gravi danneggiamenti – commentano i tecnici di Coldiretti Verona impegnati nelle rilevazioni sul territorio – A macchia di leopardo le avversità atmosferiche si avventano sulle produzioni distruggendo anche le reti protettive. Il migliore degli impianti e il top degli investimenti spesso neanche resistono alla furia della calamità».
A farne le spese stavolta è soprattutto il tabacco, coltura concentrata nel Basso Veronese con quasi 3.000 ettari, una settantina di aziende e una produzione annua che supera le 12mila tonnellate. Le zone colpite sono tra Oppeano, Bovolone, Salizzole e Isola della Scala. Danni anche ai pomodori e al mais.
«La grandinata di ieri alle 19 è stata micidiale – riferisce Vittorio Soldi, vice presidente dei tabacchicoltori di Confagricoltura Verona -. I chicchi sono scesi a raffica sulle foglie del tabacco, che è nella fase delicata della fioritura, frantumandole e spezzandole. Nella mia azienda ho il dieci per cento di piante colpite. In alcuni casi i danni sono al cento per cento e quindi bisognerà tagliare tutto. Tante altre piante sono state piegate dal vento e bisognerà lavorare per raddrizzarle. In questa fase avevamo impiegato tanta manodopera, con parecchie spese, e ora vediamo tutto il nostro lavoro e i nostri sacrifici buttati via».
Grandi perdite anche per Ferdinando De Togni, a Bovolone: «Su 120 ettari 40 sono stati colpiti dalla grandine – dice -. Altri 24 ettari in Comune di Raldon sono stati danneggiati dal vento. Nei prossimi giorni usciranno i tecnici per quantificare l’entità del danno, però è una bella mazzata. Anche il mais nella zona di Salizzole ha ricevuto una bella batosta, con piante spezzate e pannocchie spaccate. A Bonavicina e isola Rizza, invece, non è scesa neanche una goccia. Il meteo è davvero imprevedibile».