Il rimpasto sancito in consiglio comunale con l’ingresso a fine gennaio in maggioranza del consigliere di opposizione di Forza Italia, Toufik Riccardo Shahine, a seguito dell’intervento del coordinatore territoriale e segretario forzista cittadino Roberto Donà, ha modificato gli equilibri politici e le priorità nelle scelte delle nomine negli Enti.
A guidare la Sive, Servizi Intercomunali VEronapianura srl, la società che svolge il servizio d’igiene urbana nei Comuni di
Legnago, Cerea, Boschi Sant’Anna, Minerbe, Pressana, Sanguinetto, Roveredo di Guà, Veronella, Zimella, Cologna Veneta, Bonavigo, Albaredo d’Adige e Villa Bartolomea, per i prossimi tre anni sarà, a furor di popolo, Roberto Donà.
Il forzista legnaghese, 45 anni, manager aziendale, sponsorizzato da più parti, subentrerà al ceretano Ignazio Stefano Barone il cui compenso annuo era stato stabilito e sarà mantenuto in 10 mila euro lordi mentre per i due consiglieri di Cda si fermava a 2 mila euro.
Il condizionale sulla nomina di Donà, che sarà ufficializzata domani mattina nella conferenza stampa prevista a Palazzo De’ Stefani alle ore 12, potrebbe essere d’obbligo, anche se il Divino Otelma si dice certo della previsione, visti i cambiamenti di rotta continui per la nomina della presidenza alla Drv, l’azienda partecipata da Legnago Servizi che si occupa del recupero della plastica, una partita controversa che si sta giocando tutta in casa Meloni.