La premessa.
La minoranza Casaleone Viva non ci sta e torna a criticare il metodo sparagnino dell’amministrazione del sindaco Andrea Gennari colpevole di non investire nel territorio soprattutto ora con un bilancio in attivo e la messa in vendita di alcuni immobili. Secondo Marica Faben, capogruppo di minoranza in consiglio comunale della lista civica Casaleone Viva, Gennari opera con lo scopo di gonfiare le casse del Comune invece di dare migliori servizi ai cittadini.
Succede che tra gli immobili di cui il Comune vuole disfarsi il pezzo “pregiato”, per la posizione e per la sua storia, è senza dubbio l’ex Teatro Pisciotta, oggi ridotto a un “mostro”, come viene definito dai casaleonesi, messo in vendita assieme a cinque appartamenti in via Papa Giovanni XXIII e ad altri immobili minori per un ricavo totale stimato intorno ai 600 mila euro.
La protesta.
«L’amministrazione Gennari conserva nel cassetto 600 mila euro di avanzo di amministrazione del 2020 e per la maggioranza questo è un vanto – afferma Marica Faben, capogruppo di minoranza in consiglio comunale della lista civica Casaleone Viva nella lettera inviata in redazione -. Per la minoranza invece significa che Gennari e la sua giunta non sono capaci di programmare servizi e opere per i cittadini di Casaleone.
Per 9 anni non abbiamo visto nulla, se non il taglio dei servizi stessi. Si sa, imputare colpe all’amministrazione precedente Ambrosi fa comodo, come farà comodo darle a Gennari tra un anno o due, quando non sarà più lui il Sindaco.
Tanto a rimetterci sono comunque i nostri concittadini, ormai assuefatti di ristrettezze e tristezze.
Pezza di asfalto di qua e marciapiedino di là ed il gioco è fatto, la folla applaude in attesa del gran finale: ogni cinque anni un pezzo di ciclabile, per puro caso, anche ‘sto giro, nell’anno ante elezioni.
Nel frattempo erano lì, comodi e gratis 335 mila euro per la messa in sicurezza dell’ex Teatro Pisciotta.
In campagna elettorale dicevano che non avrebbero speso un centesimo per quel catafalco dell’ex teatro, dimenticandosi di doverne spendere comunque tanti, 4.500 euro all’anno per mantenere gli orribili ponteggi a sicurezza del tetto dell’orribile teatro, da 10 anni a questa parte.
E’ decoro tenerlo in queste condizioni Signor Sindaco? Oppure lasciarlo così è la scusa buona per non fare nulla, una volta di più? Per quanto tempo dovrete dire “è colpa di quelli di prima” per nascondere le vostre inadeguatezze? Deve cadere il cornicione in testa a qualche bambino mentre va a scuola, come poteva succedere alle elementari di Sustinenza, per porre rimedio? E quando crollerà, a chi toccherà pagare?
Non importa poi se perdiamo cento residenti all’anno quando non facciamo centri di aggregazione culturale, se i nostri immobili si svalutano a picco, se i giovani se ne vanno e se per i bambini si aspetta l’ultimo giorno dei dieci anni del mandato per mettere giù una giostrina al parco.
Sui nuovi marciapiedi già si parcheggia selvaggiamente a cavallo esattamente come su quelli vecchi, costruiti cinquant’anni fa su di una strada larga più di un viale, e su cui non sarà posto un solo pezzo di arredo urbano ne un sintomo di decoro. Di un progetto scarso, il risultato sa essere anche peggiore.
E così metter via soldi è facile, basta non spenderne e continuare a lamentarsi di chi vi ha preceduti. Le tasse non sono state aumentate direttamente, ma indirettamente sì avendo diminuito i servizi. La tassa rifiuti ad esempio: paghi uguale ma i passaggi per il ritiro sono la metà. E tra poco pagheremo in bolletta anche il netturbino di quartiere, per “mantenere l’attuale alto standard di decoro urbano”. Mantenere che?
Un caro saluto alle amministrazioni di Negrar e Albaredo che dal bando del Ministero hanno portato a casa i soldi mentre la nostra amministrazione comunale manco ci ha provato, di Cerea (ma non solo) che destina 300 mila euro alle sue imprese e alla ditta Zonzini emigrata da Casaleone facendo meno di cento passi, adottando e sponsorizzando pure il verde pubblico: complimenti per l’iniziativa e per la nuova bellissima sede.
Le consigliere di Casaleone Viva non sottoscrivono il presente articolo per cercare un po’ di visibilità ma per offrire un punto di vista critico ai nostri concittadini.
La visibilità la lasciamo al sindaco Gennari con i suoi mausolei e cariatidi, i lavoretti pubblici che non risolvono un bel niente e l’ordine urbano che dimostra di non aver ancora capito cosa sia».
La risposta.
Mi chiedo se le consigliere di Casaleone Viva erano presenti all’ultimo consiglio comunale dove si sono astenute sulla variazione di bilancio che ha assegnato 380 mila euro di lavori pronti a partire – risponde il sindaco Andrea Gennari -. Per quel che riguarda le opere importanti del Comune di Casaleone credo siano sotto gli occhi di tutti, adesso partirà il secondo stralcio della ciclabile, stiamo riqualificando completamente via Roma, via San Giacomo, realizzando marciapiedi e piste ciclabili, compreso il project del cimitero, stiamo investendo in asfaltature e in modo importate nella sicurezza delle scuole. Sempre per le scuole abbiamo istituito le borse di studio per i ragazzi delle terze medie che a giorni andremo a premiare e il progetto Fair Play come crescita responsabile, umana, culturale e sociale.
Noi abbiamo una filosofia che fa parte da sempre di questo gruppo: andiamo a investire e a spendere senza mai fare passivo e debito, adoperando sempre gli avanzi di amministrazione. Non vogliamo lasciare passività a chi potrà esserci dopo di noi.
Per quel che riguarda il Teatro Pisciotta i documenti parlano chiaro: chi aveva inviato a quel tempo il finanziamento, volutamente non coinvolgendo l’Amministrazione comunale, nel momento in cui bisognava inoltrare i documenti non è stato possibile farlo. La minoranza sa benissimo, e lo sa pure tutto il paese, che il contributo non era utilizzabile in quanto, per accedere al bando, mancava oltre alla documentazione anche un progetto della giunta.
Per il teatro serviva un 1 milione di euro, cosa che il Comune non investirà mai, ma nemmeno un centesimo. Lo abbiamo sempre detto, fin dal 2007, quando eravamo all’opposizione, il Teatro Pisciotta come altri beni per noi è alienabile e se qualcuno è interessato, magari qualche consigliere di Casaleone Viva, hai visto mai, noi siamo a disposizione.
Per quel che riguarda le imposte, visto che viene citato il netturbino di quartiere, che in realtà è una convenzione con Esacom che si può attivare come no, da nove anni a Casaleone, da quando c’è il sottoscritto e questa amministrazione, non sono mai state aumentate le imposte di un centesimo e per quel che riguarda l’indebitamento del Comune è sotto gli occhi di tutti il percorso che questa amministrazione ha fatto.
Alle consigliere di Casaleone Viva dico semplicemente che il sindaco non ha bisogno di visibilità, loro già mettono le mani avanti nella loro critica, ma a noi basta la vicinanza e l’affetto della nostra gente e con la nostra trasparenza e modo di essere ci presenteremo tra un anno a testa alta e vedremo se la cittadinanza darà o meno ancora fiducia a questo gruppo. Noi certamente ci saremo per portare avanti il lavoro svolto fino adesso».
Foto: a sinistra, l’ex Teatro Pisciotta oggi ridotto a un “mostro”; a destra in alto, il sindaco Andrea Gennari; in basso, Marica Faben, capogruppo di minoranza in consiglio comunale della lista civica Casaleone Viva.