È stata inaugurata giovedì e conclusa ieri venerdì 28 maggio al Torrione di Legnago la mostra “Giovanni Battista Cavalcaselle: una storia dimenticata”, realizzata dagli studenti della scuola secondaria di primo grado “Cavalcaselle” di Porto.
Alla presentazione erano presenti il sindaco Graziano Lorenzetti, l’assessore al sociale, istruzione e famiglia Orietta Bertolaso, il dirigente della scuola Enrico Bertoli, i professori ideatori del progetto, la funzionaria dell’Ufficio scolastico di Verona del Miur, Romina Vinci, e i ragazzi della terza media del Cavalcaselle, alcuni di loro vestiti con costumi d’epoca.
Il progetto, rientrava nel programma regionale “Percorsi di studi e cultura del Veneto per la valorizzazione di territori e personaggi”, ed era arrivato quinto su 30 presentati all’ufficio Scolastico Regionale di Venezia (12 i premiati), aggiudicandosi un finanziamento di 4 mila euro.
Realizzato per far riscoprire agli studenti e ai cittadini di Legnago la figura dello storico e critico d’arte legnaghese, ha visto la luce grazie all’impegno delle professoresse Vincenza Gallitano, insegnante di Francese; Tiziana Meola, insegnante di arte e immagine; Francesca Sartori, insegnante di tecnologia; Anna Tedesco, insegnante di musica e del professore Demis Orlando, musicologo.
La mostra, rimasta aperta al pubblico due giorni fino a ieri , ripercorreva la vita del Cavalcaselle attraverso 16 disegni realizzati con varie tecniche pittoriche dai ragazzi delle tre terze medie della scuola.
«Cavalcaselle è stato un personaggio importante, non solo uno storico che ha dato lustro a Legnago, ma anche un patriota che ha rischiato la sua vita opponendosi agli Austriaci – aveva ricordato il sindaco -. Una figura a tutto tondo che è riuscito a trasmetterci documenti che altrimenti sarebbero andati persi».
«Cavalcaselle è stato tante cose: uno storiografo, un eclettico, un viaggiatore e come direbbero i francesi un connoisseur, un intenditore – ha aggiunto la professoressa Gallitano -. Aveva un animo curioso. Ha viaggiato molto, si è spinto fino in Russia, è stato nominato ispettore generale del Museo Nazionale del Bargello a Firenze e assieme all’amico fidato Joseph Archer Crowe ha scritto un libro sulla vita e le opere di Raffaello, in tedesco e italiano».
«La mostra, oltre al il finanziamento ricevuto dalla Regione, è stato un riconoscimento per tutta la scuola, i professori e i ragazzi. È un’iniziativa importante e significativa», ha concluso il dirigente scolastico Bertoli.
«La mostra che si è appena conclusa – ha confermato l’assessore all’istruzione Orietta Bertolaso – ha raccolto i complimenti di molti cittadini che hanno potuto apprezzare i disegni che ripercorrono le tappe della vita del nostro illustre cittadino. Molti, infatti, sono coloro che hanno visitato la mostra, incuriositi anche dai ragazzi che indossavano i vestiti dell’epoca.
A causa delle norme Covid, purtroppo, non si è potuta svolgere la sfilata che li avrebbe visti attraversare il ponte Principe Umberto per poi arrivare davanti al Torrione al suono di tamburi e cantastorie e nemmeno la recita, che si sarebbe svolta nell’atrio esterno della scuola per renderla visibile al pubblico, e che, invece,si svolgerà al chiuso in palestra.
L’impegno profuso da insegnanti ed alunni delle classi terze e il successo della loro iniziativa è stato tale che ho proposto di rinnovare l’evento nel primo giovedì di luglio per poter dar loro la visibilità che meritano. Spero vivamente che riescano a riproporre questa loro performance che ci ha fatto ricordare le gesta del nostro illustre concittadino che , ahimè, per alcuni è solo il nome assegnato a un istituto».