Il comitato elettivo di Confagricoltura Verona, composto da cinque past president, ha individuato il presidente che succederà a Paolo Ferrarese, che dopo otto anni lascia la guida dell’organizzazione agricola.
Si tratta di Alberto De Togni, titolare di un’azienda di seminativi ad Angiari, che ha raccolto intorno a sé un ampio consenso. Sia la Giunta che il Consiglio hanno infatti valutato e condiviso la scelta. Ora spetterà all’assemblea di Confagricoltura, che si svolgerà venerdì 28 maggio nella sala riunioni di Verona Mercato, eleggere ufficialmente il presidente.

Chi è Alberto De Togni
Alberto De Togni, classe 1957, due figli, ha un curriculum di tutto rispetto sia in ambito politico che sindacale. È stato per 19 anni vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici e urbanistica nel Comune di Angiari; quindi consigliere regionale per un mandato dal 1995 al 2000, durante la prima giunta Galan, diventando presidente della commissione Agricoltura, caccia e pesca.

Dal 2002 al 2005 è stato a Roma in veste di direttore della sede di rappresentanza della Regione Veneto. Quindi è stato consulente al Senato della commissione bicamerale “Morti bianche e infortuni sul lavoro” e in seguito consulente alla Camera sulle frodi in commercio e coordinatore della segreteria di Fabio Gava, Giustina Destro e Lella Golfo, oltre che consulente del gruppo parlamentare Scelta Civica.

È stato anche direttore del padiglione italiano all’Expo internazionale ortoflorovivaistica “Floriade 2012”, in Olanda, per conto del ministero degli esteri. In ambito agricolo è stato presidente e vicepresidente della cooperativa agricola Ortofrutticola Basso Adige (Oba); membro cda della Banca di Credito Cooperativo di Legnago e vicepresidente di Confagricoltura Verona sotto la guida di Federico Cavallari Guarienti e Guidalberto di Canossa, oltre che membro di giunta nell’ultimo quinquennio.

Il commento
Alberto De Togni ha appreso la notizia della candidatura con soddisfazione, consapevole che si tratti di una sfida importante in un 2021 che dovrà cominciare ad affrontare il post pandemia: «Dopo tanti anni di appartenenza nell’organizzazione agricola è per me una sorpresa e un onore l’opportunità di assumerne la guida» dice.

«Sono orgoglioso di poter rappresentare gli agricoltori del territorio veronese, che è una delle province di punta dell’Italia per quanto riguarda il settore primario e la prima del Veneto, con oltre il 24 per cento delle imprese agricole. Spero di assolvere al meglio il mio compito, considerando che il periodo per l’economia tutta è particolarmente impegnativo e difficile, in relazione anche a quelle che saranno le indicazioni dell’Unione europea in termini di compatibilità dell’attività agricola con l’ambiente, come dispone la nuova Pac che riguarderà gli anni a venire».

«È una candidatura partita da lontano che ha trovato un ampio consenso, che ha portato a una scelta unanime ratificata dal Consiglio. Ora la parola spetta all’assemblea» sottolinea il presidente uscente Paolo Ferrarese, che cede il passo dopo due mandati consecutivi.