Un depuratore di moderna concezione, innovativo e dotato delle migliori tecnologie disponibili. Un impianto tarato su 8 mila abitanti equivalenti, oltre il doppio della potenzialità oggi disponibile a Feniletto, e pensato per rispondere alle crescenti necessità di un territorio in forte espansione soprattutto a livello industriale.
Con la simbolica posa della prima pietra e l’inaugurazione del cantiere alla presenza dei vertici di Acque Veronesi, il presidente Roberto Mantovanelli e il suo vice, Mirko Corrà, del sindaco Pietro Luigi Giaretta, di diversi tra assessori e consiglieri del Comune di Oppeano, tra cui l’ex sindaco e ispiratore dell’opera, Alessandro Montagnoli, diventa operativo uno dei progetti più attesi del Basso Veronese.
Il nuovo depuratore, sulla carta da anni, sarà pronto per la metà del prossimo anno e sostituirà l’attuale depuratore di Feniletto diventato insufficiente e non più migliorabile.
Localizzato su un un’area di circa 9 mila metri quadri, che si trova a ridosso dell’isola ecologica del comune, il nuovo depuratore di Oppeano è stato pensato anche per il collettamento dei reflui della vicina frazione di Palù.
La potenzialità sarà di ottomila abitanti equivalenti, più del doppio rispetto agli attuali tremilacinquecento dell’impianto di Feniletto.
Progettato con un approccio tradizionale, il nuovo depuratore sfrutterà le migliori tecnologie disponibili.
A valle dei pretrattamenti di grigliatura e dissabbiatura, il comparto biologico è stato articolato su due linee parallele che garantiranno la continuità del trattamento anche in occasione di future manutenzioni.
Il refluo in uscita dalla sedimentazione finale sarà sottoposto a dei trattamenti di affinamento di filtrazione a disco e disinfezione mediante raggi ultravioletti che permetteranno il raggiungimento di un elevato livello depurativo e una migliore qualità dell’acqua resa all’ambiente.
Innovazione e nuove tecnologie sono presenti anche nei sistemi di gestione, completamente automatizzati e in grado di autoregolarsi in base alla quantità dei reflui in arrivo. Tutto ciò comporterà un notevole risparmio dei consumi energetici. L’investimento complessivo da parte di Acque Veronesi è di quattro milioni di euro.
Con la realizzazione della condotta fognaria che collegherà il vecchio impianto del Feniletto al nuovo, il Comune di Oppeano realizzerà lungo il tratto una nuova pista ciclabile.
«Un intervento in linea con le nuove strategie adottate da Acque Veronesi nel settore depurazione – ha detto il presidente Mantovanelli -. Gestire un impianto grande, dimensionato su agglomerati urbani di una certa importanza, piuttosto che impianti più piccoli, tarati su aree più limitate, porta notevoli vantaggi di gestione, di costi e di efficienza.
Per questo, non solo a Oppeano, da una parte pensiamo a nuovi depuratori sempre più innovativi e tecnologici o al potenziamento di alcuni già in funzione raggruppando più zone del territorio e dall’altra dismetteremo via via gli impianti più piccoli e quelli in attività da più anni che oggi richiedono manutenzioni sempre più importanti e onerose.
Una strategia che ci permetterà anche di essere in linea con le normative europee, evitando il rischio di infrazioni».
Foto: a sinistra la posa della prima pietra del cantiere per il nuovo depuratore a Oppeano; a destra in alto, il vicepresidente Mirko Corrà e il presidente di Acque Veronesi Roberto Mantovanelli; in basso, uno degli impianti più tecnologici e innovativi della provincia realizzato dall’ente veronese, il depuratore di Isola della Scala.