È successo sabato scorso: «Con il Nuovo Giornale non parlo più». Parole e musica del super consigliere Simone Tebon, ultimo residuo consigliare della Lista Lorenzetti Sindaco, fucilato dal fuoco amico della sua stessa maggioranza, non prima però di aver chiesto asilo politico bussando invano alle porte della Lega di De Lorenzi, prima, e di Fratelli d’Italia di Cavedo, poi, ma lasciato fuori dalla porta ricevendo sempre la stessa risposta riservata ai testimoni di Geova: «no guardi, non ci interessa, noi siamo di un’altra religione».

Ebbene, complice un’intervista, il super consigliere, sabato scorso, ci ha fatto sapere che il Nuovo Giornale non potrà più godere delle sue perle politiche in quanto colpevole di: «aver sempre coperto sia lui che la sua lista di…fango»  (non è stata esattamente questa l’espressione usata, ma una più volgare, in linea comunque con il suo repertorio verbale).

Bene, caro super consigliere, ce ne faremo una ragione, ma la correttezza della nostro giornale non la decide lei ma i nostri lettori che ogni giorno sulla piattaforma e sui social ce la confermano.
La smetta di fare il Don Chisciotte contro tutto e contro tutti, poi prenda una bella forbice e tagli i fili che la stanno manovrando, vedrà che torneremo a parlarci.
Dopotutto anche questa volta è riuscito a ottenere la sua buona fetta di visibilità, non è questo che voleva?