Dopo Legnago anche nella provincia genovese, a Chiavari, in Piazza Mazzini questa mattina, domenica 18 aprile, la Polizia Municipale gli ha fatto distruggere l’opera e dopo averlo identificato l’ha fatto sgomberare.
Protagonista dell’accaduto un artista di strada che costruiva cani di sabbia. Da una decina di giorni incantava i passanti con i suoi lavori. Gli agenti delle forze dell’ordine lo hanno cacciato e multato.

Un altro fatto simile era successo qualche mese fa Pescara, lungo Corso Umberto I. L’opera era stata presentata da un artista di strada straniero che, per tre giorni, fino a martedì, aveva accarezzato a lungo la sua creatura con un pennellino. Lavorando agli ultimi dettagli sotto gli sguardi ammirati dei passanti (pronti a realizzare con i loro telefonini foto e video da condividere sui social) si è guadagnato un vero e proprio tesoretto.
La cosa curiosa è che lui non era l’autore della scultura: diversi commercianti e persone del luogo avevano visto un’altra persona, alle prime ore del mattino di domenica, realizzare il cane di sabbia in meno di mezz’ora, lontano da sguardi indiscreti, per poi dileguarsi. Probabilmente si è diretto altrove, magari a realizzare un secondo e poi un terzo cane di sabbia, lasciando il suo compare nel centro di Pescara a raccogliere le offerte e gli omaggi per la sua dimostrazione di talento.

La presenza in strada di spettacolari sculture di sabbia a forma di cane non è un caso unico: in numerose città è stata registrata dalle cronache la presenza di questi misteriosi manufatti che, in genere, non vengono mai ammirati in fase di sviluppo. Altri hanno notato che le sculture si somigliano un po’ tutte.
In diversi casi, a Ravenna come a Legnago, l’artista del cane di sabbia ha preso una multa da solerti vigili urbani.

I sedicenti artisti sono persone giovani, con nomi rumeni non sempre credibili, che in maniera plateale dimostrano di non parlare italiano: forse per evitare di dover spiegare troppo sul processo di creazione delle loro opere.

Artisti o truffatori? Qualche dubbio rimane…