Non tutto è stato detto o scritto sulla vicenda tra il Teatro Salieri e il Comune, nello specifico tra la presidenza della Fondazione Salieri e l’assessorato alla Cultura di Palazzo de’ Stefani, infatti nella passata polemica mancava la voce di una protagonista sempre evocata ma mai menzionata: Paola Mattiazzi.
La nuova direttrice artistica di Vivilegnago e collaboratrice di Pro Loco per i prossimi eventi, passata la buriana e tornata la calma, scrive oggi al giornale per spiegare le sue scelte e le sue ragioni rimandando al mittente le critiche ricevute.

La lettera al direttore.
«Ritengo necessario scrivere alcune righe in merito alle manifestazioni che sono state organizzate lo scorso anno (non senza difficoltà a causa del particolare periodo che stiamo attraversando), rispondendo ad alcune critiche che mi sono state mosse:

“Un Natale alla rovescia”: Uno spettacolo che ha portato nelle case di circa 150.000 cittadini della provincia di Verona il Teatro Salieri in una veste nuova mai vista prima, ed il Museo Fioroni che non è mai stato valorizzato all’interno di uno spettacolo televisivo, dando modo ad artisti importanti di essere in contatto con un pubblico che non li vedeva da mesi, il tutto nell’ottica di un rilancio della città di Legnago e del suo teatro in vista di una prossima e attesa ripresa delle attività artistiche, organizzato con un budget contenuto di 7000 euro.

Pur non essendo all’interno del consiglio della Fondazione Salieri, è stata una mia priorità rendere il Teatro ancora una volta protagonista e parte integrante degli eventi estivi, grazie all’organizzazione delle serate del Giovedì e Sabato oltre che l’evento del 18 Agosto in ricordo della nascita del nostro illustre concittadino, eventi di mia ideazione e direzione che saranno da me riproposti anche quest’anno con il fondamentale supporto di Vivilegnago e Pro Loco.

Nell’ottica di dare un mio contributo alla città nella quale vivo, attraverso il mio lavoro e la mia professionalità, organizzando degli spettacoli di qualità con costi congrui e quindi poter avere più eventi distribuiti in più serate e in più punti strategici, coinvolgendo anche il Teatro Salieri in modo che sia parte di questo progetto e non un “mausoleo” distaccato dal centro, resto basita del fatto che la Fondazione Salieri non condivida il bene di Legnago che grazie a questa amministrazione ha permesso che la città fosse rivitalizzata attraverso una serie di numerosi eventi, ma si limiti a criticare i ridicoli costi sostenuti ad esempio per “Un Natale alla rovescia”, quando a fronte di una mia proposta di un supporto organizzativo gratuito per il periodo maggio/dicembre 2020 ha preferito dare una proroga all’allora direttore artistico con un costo di 10.000 euro forfetario , e che ha prodotto come nuovi solamente un paio di spettacoli estivi all’esterno del Teatro.

Essendo da quest’anno Direttrice Artistica di Vivilegnago e collaboratrice con Pro Loco per gli eventi culturali, stiamo già lavorando con l’amministrazione e queste due importanti realtà, per portare avanti i progetti iniziati l’anno scorso, sviluppandone di nuovi che renderanno la città di Legnago un luogo di attrattiva per la gente che cerca una città da vivere di cultura ed alta qualità negli spettacoli proposti».

Prof.ssa Mattiazzi Paola