Il sindaco di Legnago Graziano Lorenzetti risponde, con un video, alle critiche dei due medici Andrea Cesaro e Angelo Guarino, referenti per i due team che oggi uniscono i medici di Legnago (il primo per la destra Adige ed il secondo per la sinistra) dopo la pubblicazione su social e stampa del loro parere negativo circa l’idoneità dell’ex Macello e del Piccolo Salieri quale sito scelto dal sindaco per crearvi un nuovo punto di vaccinazioni a disposizione dei medici di famiglia.
«Fare le vaccinazioni anti Covid all’ex Macello come proposto dal sindaco di Legnago? Oggi come oggi è impossibile, a meno che il primo cittadino non si impegni ad attrezzare la struttura con box, rete internet, frigoriferi a norma e a mettere a disposizione almeno per un anno il vicino Piccolo Salieri come sala dove accogliere le persone nell’osservazione richiesta dopo la vaccinazione» aveva affermato Cesaro.
«Il modello a cui fare riferimento è quello dell’Aft Aggregazione funzionale territoriale dei medici di famiglia di Cerea, dove già sabato 27 marzo hanno iniziato a vaccinare. Ma qui solleviamo un altro tema che già ho più volte sollecitato: la mancanza di a Legnago. A Cerea il Comune ha investito centinaia di migliaia di euro, assieme all’Ulss che ha garantito 5 infermieri.
È quello che avevo chiesto di fare al sindaco ancora a luglio in consiglio comunale, e che ripeto oggi, quando scopriamo quando pesa l’assenza di una realtà di questo tipo a Legnago» – era stata la richiesta di Guarino.
Foto: a sinistra, l’ex Macello; a destra dall’alto, il sindaco Lorenzetti e il dott. Guarino.