Stava tentando di intrufolarsi in un’abitazione privata di Cerea nel cuore di giovedì notte, ma il proprietario di casa si è svegliato per i rumori e ha subito dato l’allarme chiamando i carabinieri – questo il resoconto riportato da Laura Tedesco sul Corriere -.
Al loro arrivo, pochissimi minuti dopo, i militari dell’Arma, hanno trovato il ladro ancora sul posto. Stava tentando di aprire il portone basculante del garage per poi introdursi da lì all’interno dell’abitazione: sorpreso sul fatto dai carabinieri, anziché consegnarsi spontaneamente li ha aggredito colpendoli a calci e pugni.
Alla fine i militari, pur riportando nella colluttazione alcune ferite e contusioni, sono comunque riusciti a bloccarlo e condurlo in carcere a Montorio dove verrà interrogato stamani in collegamento audiovideo dal giudice per le indagini preliminari Marzio Bruno Guidorizzi.

L’arrestato è un giovane marocchino con precedenti penali: si tratta del 22enne Tahiri Ahmine, e a difenderlo è l’avvocato Gianmarco Tosetto. Nei confronti del magrebino, soprattutto a causa dei suoi pregressi guai giudiziari, il pubblico ministero ha chiesto oltre alla convalida dell’arresto anche la custodia cautelare del carcere.

Tre le ipotesi di reato di cui il 22enne deve rispondere davanti al gip: il tentativo di mettere a segno una rapina impropria in abitazione per «essersi introdotto nel cortile e aver tentato di aprire con la forza il portone del garage contiguo», la resistenza e violenza nei confronti di pubblico ufficiale, le lesioni sui militari dell’Arma colpiti nella colluttazione.
[Laura Tedesco]

Foto: a sinistra, la stazione dell’Arma di Cerea; a destra in alto, il maresciallo comandante Antonio Catalano; in basso, immagini di repertorio.

 

Comunicazione: è stato specificato in un secondo momento che la pattuglia dei carabinieri intervenuta nella villetta in via Giovanni Falcone a Cerea, fa parte del Nucleo operativo e Radiomobile di Legnago.