Le immagini delle telecamere ed i dettagli raccolti dai colleghi della scientifica potrebbero essere di grande aiuto ai Carabinieri che stanno indagando sul furto avvenuto nella notte tra venerdì 12 e sabato 13 febbraio allo sportello bancomat del Banco Bpm di Minerbe. Un colpo da manuale, su cui ancora purtroppo ci sono delle zone d’ombra da illuminare. Non è stato ancora confermato, ad esempio, il numero esatto dei componenti della banda che ha fatto saltare in aria il bancomat. E da quantificare, anche, l’entità del bottino, comunque considerevole. Pare infatti che i ladri siano riusciti a scappare con oltre 50mila euro ma potrebbero essere anche il doppio.

I malviventi hanno agito rapidamente e con determinazione. Verso le 3.30 di sabato, sono arrivati con un’auto scura allo sportello bancomat di Via Marconi che si trova a 50 metri dalla stazione dei Carabinieri. Sono scesi in due ed hanno inserito nella macchina eragatrice di contante l’esplosivo che era stato già preparato. Il botto ha fatto scattare l’allarme e ha svegliato i residenti i quali hanno allertato subito la centrale operativa del 112. Ai carabinieri di Minerbe, giunti subito sul posto con i colleghi del Nucleo operativo e Radiomobile di Legnago, si è presentata davanti una scena desolante lasciata dai malviventi che avevano già fatto perdere le loro tracce fuggendo verso via Roma. Con la possibilità, quindi, di raggiungere Legnago o Roverchiara per poi imboccare la Transpolesana e far perdere le loro tracce.

Oltre agli accertamenti degli investigatori, il weekend è servito anche ai responsabili della filiale del Banco Bpm per scoprire quali interventi siano necessari per riaprire la banca visto che l’esplosione ha ovviamente danneggiato l’edificio in cui la filiale ha sede.

Foto: a sinistra, la filiale del Banco Bpm di Minerbe; a destra in alto, un bancomat fatto saltare con l’esplosivo; in basso, una pattuglia dei Carabinieri.