Nuove modalità di premiare le giovani eccellenze del territorio.
Nel 2020 cambiano le abitudini di consegna dei premi, ma in uno scenario completamente ridisegnato dalle regole anti-Covid, Banca di Verona sceglie di fidelizzare il merito in modalità alternativa.
«Un’undicesima edizione ancora più ricca dell’anno scorso – ha esordito Flavio Piva, presidente di Banca di Verona. Non abbiamo potuto organizzare la tradizionale cerimonia prestigiosa e partecipata al Teatro Filarmonico, ma per esigenze di sicurezza abbiamo chiesto ai nostri giovani di collegarsi via web. Perché essere banca del territorio non significa solo conferire un premio in denaro, anche se meritato per impegno e per risultati. Significa creare un legame di fiducia, di dialogo, di appartenenza.
I giovani studiano, si formano- ha detto Piva- fanno esperienza di lavoro, maturano magari all’estero competenze e sviluppano interessi. Ma nel cuore devono sempre coltivare l’amore per la loro terra, per le origini familiari, per le grandi potenzialità anche imprenditoriali e di opportunità che il nostro territorio ha offerto e può offrire anche con il loro aiuto futuro» – ha detto Piva ai giovani, collegati da casa o anche dall’estero.
Sono 71 le borse di studio 2020 complessivamente destinate e già erogate nel giorni scorsi sui conti correnti aperti ai giovani.
Per i diplomi di scuola secondaria sono 23 le borse di studio assegnate, per un importo massimo in relazione alle categorie del bando di 300 euro ciascuna.
Premiati: Valentina Accordi, Lucia Bussola, Andrea Cagalli, Camilla Cordioli, Giulia Dal Maso, Chiara Danieli, Valeria De Luise, Andrea Fontanabona, Nicole Maggi, Marta Magnabosco, Sofia Mirandola, Paolo Morini, Ilaria Pizzeghella, Anna Maria Policante, Alessio Rizzardi, Mattia Sandrini, Francesca Maria Sperandio, Thomas Spinelli, Marco Tommasi, Lino Tosoni, Matteo Venturi, Thomas Zago e Enrica Zanini.
Per i diplomi di laurea di I livello (triennale) la banca ha assegnato 20 borse di studio del valore massimo di 450 euro ciascuna a: Pietro Antolini, Federico Aprili, Federica Bertoldi, Giulia Bigarelli, Pietro Dal Bon, Jordy Dal Corso, Giorgia Damiano, Alice Frisinghelli, Enrico Giacomelli, Beatrice Gorzegno, Emma Macrì, Debora Mantovani, Benedetta Mirandola, Michele Montolli, Matilde Sivero, Cristiano Tacchella, Fabio Tortella, Maxime Vauvert, Luca Zen e Alessandro Zeni.
Per i diplomi di laurea di II livello (laurea specialistica/magistrale o equipollente o laurea vecchio ordinamento) sono state erogate 28 borse di studio del valore massimo di 750 euro a: Matteo Alfridi, Nicola Bellorio, Letizia Bissoli, Alessandro Brunelli, Francesco Calliari, Roberto Castegini, Andrea Caucchiolo, Linda Corradi, Alessandro Corsi, Michela Dal Bosco, Luca Degani, Federico Deguidi, Giovanni Dusi, Caterina Fasoli, Veronica Gobbo, Andrea Menon, Francesco Perina, Annachiara Perina, Carlotta Poli, SaraQuintarelli, Nicola Riolfi, Veronica Stanghellini, Marco Tegazzini, Greta Troiani, Michele Turco, Mattia Venturi, Martina Zanotto, Elena Lucia Zumerle.
Un investimento che in dieci anni ha gratificato quasi 600 ragazzi.
Apprezzati gli interventi di Maxime Vauvert e di Alessandra Rossato, che ha ricevuto un premio speciale per la sua tesi sul “case history Banca di Verona”: i due laureati hanno presentato i loro lavori accademici, offrendo una testimonianza di quanto fatto anche in un percorso di stage.
«Per dare alla Banca un approccio orientato al futuro, Banca di Verona ha sviluppato un progetto Millennials e tanti prodotti e servizi dedicati ai giovani con un taglio smart e digital – ha spiegato il direttore generale Valentino Trainotti, coadiuvato dal responsabile commerciale Federico Perillo e dalla responsabile marketing Francesca Faccincani. Oltre al riconoscimento in denaro anche la prospettiva di percorsi di stage in aziende clienti della banca – ha precisato Trainotti. Di fatto negli ultimi anni occasioni di crescita e di impiego stabile per almeno una cinquantina di ragazzi. I curricula degli studenti vincitori vengono periodicamente messi a disposizione di queste aziende, al momento 16 aziende veronesi e trentine di medie e grandi dimensioni, che poi organizzano percorsi di stage e di formazione, non di rado sfociati in vere e proprie assunzioni in pianta organica. Un modo – conclude – per sentirci vicini al mondo che produce e che valorizza i talenti di casa nostra».