Tempo di cashback, anche per gli automobilisti. Dopo la notizia della possibilità di pagare il carburante usufruendo del rimborso del 10% della spesa, arrivano conferme da Palazzo Chigi che anche l’assicurazione, il bollo auto e le multe danno diritto a quest’agevolazione prevista dal piano Italia Cashless.
Non sul web.
I pagamenti, da effettuare con bancomat, carte di credito o di debito, ma anche con specifiche app come Satispay e, in futuro, Apple Pay e Google Pay, devono avvenire presso esercizi commerciali fisici, cioè non online.
Inoltre, per ogni operazione, i residenti in Italia riceveranno fino a un massimo di 15 euro di rimborso, anche se la spesa supera i 150 euro.
L’assicurazione e le tasse.
Tenendo conto che a ottobre il costo medio dell’assicurazione è stato di 492 euro, il cahsback per quasi tutte le nuove polizze sarà proprio di 15 euro.
Quelle formalizzate online, ovviamente, sono fuori dai pagamenti incentivati dal piano Italia Cashless, e lo stesso vale per il bollo auto pagato sul web.
Il bollo.
Se pagata in agenzie specializzate, tabaccherie, uffici postali o altri esercizi fisici che offrono questo servizio, anche la tassa annuale di possesso, come anticipato, dà diritto al cashback.
Poiché molte auto impongono all’automobilista il pagamento di una tassa superiore ai 150 euro, saranno numerosi i casi in cui i rimborsi saranno inferiori al 10%, poiché si fermeranno a 15 euro.
Le multe.
Rientrano nei pagamenti con tale agevolazione anche quelli relativi alle contravvenzioni comminate per le violazioni del Codice della strada.
Se il pagamento avviene entro cinque giorni dalla notifica, l’automobilista avrà persino un doppio vantaggio: la decurtazione immediata del 30% per il versamento tempestivo e il successivo rimborso del 10% (o comunque di 15 euro, se l’importo supera i 150 euro) di quanto effettivamente pagato con gli strumenti già menzionati.
Se avviene dopo, rimane comunque la possibilità di ottenere il cashback di Stato.
Solo Pos convenzionati.
Attenzione: non basta che la spesa venga effettuata in uffici o locali commerciali, ma è necessario che il terminale di pagamento sia già collegato a un gestore convenzionato.
È il motivo per cui alcune spese effettuate con strumenti di pagamento idonei possono non risultare nell’elenco delle transazioni effettuate, riportato sull’app IO.
Proprio quest’ultima è necessaria per l’adesione al piano Italia Cashless, oltre a un account Spid o alla carta d’identità elettronica, che serviranno in fase di registrazione.
Sulla stessa andranno poi indicati gli estremi dei metodi di pagamento e l’Iban del proprio conto corrente bancario sul quale ricevere i rimborsi.
Più operazioni dal 2021.
L’importo massimo restituibile, fermo restando il limite di 15 euro calcolati per ogni operazione, è di 150 euro, ma non c’è un valore minimo da raggiungere.
A partire dal 1 gennaio saranno 50 le transazioni minime da effettuare ogni sei mesi per accedere al cashback del piano Italia Cashless, previsto fino al primo semestre del 2022.