«I danni all’economia che non ha fatto il Coronavirus ci ha pensato buona parte del settore pubblico, totalmente disorganizzato, con dipendenti assenti dal posto di lavoro per perenni “smart holidays”» – Non usa mezzi termini il consigliere regionale Stefano Valdegamberi nella sua battaglia contro l’assenteismo e l’inefficienza – Eppure per loro lo stipendio è assicurato ma non per le aziende e i lavoratori del privato, costretti a fermarsi e a perdere le commesse perché la Pubblica Amministrazione non lascia i permessi e le autorizzazioni dovute».
«È il caso – continua – della Motorizzazione Civile di Verona. Ci sono molte aziende che mi hanno contattato, disperate perché nell’impossibilità di fare la revisione dei loro mezzi nei tempi previsti, in quanto la motorizzazione non da disponibilità di sedute.
Contattano le varie agenzie di pratiche auto, ma tutte declinano la loro richieste. La Motorizzazione Civile di Verona è al collasso completo e sta mettendo in ginocchio interi settori dell’economia, nel totale disinteresse del Ministero dei Trasporti. Porto l’esempio di una ditta con 15 veicoli che dall’11 gennaio prossimo dovranno essere impegnati in Germania e Francia e non essendovi alcuna proroga per la circolazione in ambito comunitario, sono costretti a tenere fermi i loro mezzi non si sa per quanto tempo.
Questo è inconcepibile in un particolare momento di gravi difficoltà di tutte le aziende. Sbloccare la burocrazia e lasciar lavorare chi il lavoro lo ha, altro che carità di ristori.
Cosa dovranno fare con i loro dipendenti? Devono forse chiudere?
Chiedo che il direttore della motorizzazione, ing. Francesco Baldari, individui delle possibili soluzioni anche frazionando i veicoli presso vari centri del veronese o città limitrofe di sua competenza, diversamente si rende personalmente responsabile dei danni provocati.