«Adesso è il momento topico di questa seconda ondata, perché le conseguenze dei nostri comportamenti le avremo tra 7-10 giorni».
Lo ha detto il direttore generale dell’Ulss 9 Scaligera, Pietro Girardi, che in videoconferenza ha aggiornato la situazione sull’Emergenza Covid in tutta la provincia.
«In termini assoluti, Padova e Verona sono le città più sotto stress nel Veneto. La capacità dei posti letto Covid della nostra provincia è tutta impegnata» ha detto Girardi.

Per far fronte all’emergenza sono stati attivati nuovi posti letto. A Villafranca 4 posti letto, anche attraverso l’assunzione di nuovi anestesisti, a Legnago si sta montando un ospedale da campo, ed è stata attivata tutta le rete degli ospedali di comunità: l’ultimo è stato a Bovolone, ma anche a San Bonifacio ci sono 11 posti letto nell’ospedale di comunità in una struttura che ha anche un centro Covid.

L’impatto maggiore a livello ospedalierio, tuttavia, riguarda l’accoglienza dei pazienti dimessi dalla fase acuta che devono completare l’iter delle cure: occorre personale e sono stati assunti 24 infermieri a tempo determinato e altri 27 attraverso l’Azienda Zero.
Di pari passo c’è l’emergenza che riguarda le case di riposo: ad oggi 797 ospiti positivi sui 5036 non autosufficienti, oltre al personale sanitario, per questo c’è stato un apposito bando.
Girardi infine ha ringraziato Lidl Italia (intervenuta in conferenza con la responsabile della comunicazione Laura Fiorini) per avere messo a disposizione gli spazi a Bussolengo e nelle ultime ore di oggi a Legnago, dove nel supermercato dismesso di via del Pontiere è stato realizzato il nuovo punto tamponi.