Un sopralzo provvisorio di 2,5 metri dei lotti D e E della discarica di Torretta per accogliere 87.500 metri cubi di rifiuti, in modo da garantire altri 9 mesi di attività dell’impianto, necessari per completare il progetto di rimodulazione già approvato nel 2019 dalla Regione. Pena la chiusura della discarica, e quindi del conferimento rifiuti con tutto ciò che ne consegue, esattamente fra 2 mesi e 8 giorni. E quanto ha scritto nero su bianco il presidente di Lese, Roberto Rettondini, nella richiesta inviata a Venezia il 3 novembre scorso. E subito, il 9 novembre la Direzione Ambiente della Regione ha pubblicato la documentazione sul sito web regionale dando così il via al procedimento di approvazione che dovrà essere concluso entro 90 giorni, cioè entro il 9 feb- braio.
Un quadro che spiega, come non mai, il valore odierno dell’impianto di Torretta, gestito dalla Legnago Servizi Spa, società controlla dal Comune di Legnago al 51% e da Aim Vicenza al 49%.
Una discarica diventata indispensabile per tutto il Veronese, città compresa. È, infatti, l’unica di trattamento e smaltimento Rsu (rifiuti solidi urbani non riciclabili e combustibili provenienti dalle economie domestiche.ndr) operativa nell’intero bacino provinciale, ed assieme a quella “tattica” di Sant’Urbano nel Padovano, è anche l’unica in regione.
Per questo, la giunta Zaia ha autorizzato ad aprile il progetto di rimodulazione che prevede un incremento volumetrico dell’esistente discarica dell’ordine dei 520mila metri cubi, da realizzare attraverso un intervento di risagomatura ed innalzamento dell’impianto. Solo che per portarlo a termine, come segnala Lese nella documentazione inviata a Venezia, serviranno ora 7 mesi dal 1° ottobre.

«La presente richiesta di disporre di un volume temporaneo di conferimento ha carattere di urgenza e si rende necessaria per garantire, in tempi brevi, la continuità del servizio di smaltimento dei rifiuti – sottolinea nel progetto Rettondini -. Diversamente, qualora non venisse accolta, sarà necessario sospendere o limitare significativamente il flusso di conferimenti a partire dal 1° gennaio 2021 fino alla disponibilità dei nuovi volumi resi disponibili dalla realizzazione delle prime barriere di contenimeno del Progetto di rimodulazione».

Un piano temporaneo che avrà un costo di 675 mila euro per guadagnare nove mesi in più d’attività. Il progetto permetterà all’impianto di ricevere altri 87,5 mila metri cubi di rifiuti solidi urbani da smaltire.

L’opposizione.
«Ancora una volta si fanno scelte sulla discarica di Torretta tenendo all’oscuro il consiglio comunale» – è l’accusa che rinfocola a Legnago sul futuro dell’impianto di smaltimento rifiuti, lanciata nel consiglio comunale del 30 novembre, durante la discussione sulla variazione annuale al bilancio di previsione 2020-2022, dal consigliere di minoranza Diego Porfido.
«Scopriamo solo consultando il sito web della Regione Veneto che la Direzione Ambiente ha caricato una richiesta fatta dal presidente di Lese per la realizzazione di un sopralzo per stipare più rifiuti», ha detto Porfido. «Dopo la perizia da 38.500 euro al dottor Venturato e altri 9 mila circa per l’incarico ad un avvocato per definire i rapporti tra Comune e Lese, ora c’è questa novità. Avevamo chiesto un incontro con Venturato e Rettondini per capire cosa ne sarebbe stato di Lese, quali erano gli stanziamenti di denaro in ballo, ma ci è sempre stato negato.
L’amministrazione ancora una volta tiene all’ oscuro minoranza e cittadini su questioni vitali per la discarica e per le casse comunali – rimarca Porfido -. Chiediamo una riunione in cui vengano chiarite la situazione e il futuro di Legnago Servizi, altrimenti il sindaco è avvisato: convocheremo noi un consiglio sul tema Lese».

Foto: a sinistra, il presidente di Lese, Roberto Rettondini; a destra in alto, l’innalzamento della della discarica; in basso, automezzi in servizio Torretta.