Tutti gli istituti in queste settimane hanno dovuto declinare, in base alle loro esigenze, il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri sulle misure anti Covid che obbliga alla didattica a distanza le superiori, con possibilità però questa volta per i docenti di insegnare dall’aula, con la connessione d’istituto.
La maggior parte delle scuole ha mantenuto questa soluzione, con alcune deroghe su misura. Ecco come si sono attrezzate le scuole legnaghesi:
Tecnico “Silva-Ricci”
Il professor Claudio Fregni dirige uno degli istituti con la miglior ricaduta occupazionale della provincia, secondo Eduscopio (analisi annuale sulla scuola della Fondazione Agnelli). «Soffriamo molto la chiusura dei laboratori in presenza: dobbiamo far uscire di qui dei periti, che siano subito operativi in azienda – spiega il preside – quindi non possiamo permetterci leggerezze anche in regime di Dad».
Per questo, pur in una linea generale di prudenza, ha mantenuto la barra dritta sulle priorità e tenuto a scuola il laboratorio di chimica del triennio, per un’intera mattina a settimana, pensando ai ragazzi di quinta prossimi al diploma, che ancora stanno pagando lo stop and go dell’anno scorso.
«Per tutte le altre attività di laboratorio, per ciò che non si può recuperare a casa, pensiamo per esempio agli informatici, si anticipa ora la teoria mentre la pratica verrà nel secondo quadrimestre», chiarisce Fregni.
E i docenti come se la cavano?
«Sono ormai ferrati con la tecnologia e chi è più esperto fa formazione ai colleghi meno digitalizzati. Fanno didattica a distanza tre giorni in classe e due da casa, ma mai consecutivi. Ho adottato questa soluzione con l’unico scopo – tiene a chiarire – di non sovraccaricare la rete wi-fi scolastica e garantire lezioni mai interrotte, non certo per rendere la vita più comoda ai miei docenti. E loro si sono adeguati senza problemi».
Liceo “Cotta”
«I miei docenti fanno tutti lezione stando in classe, organizzando video lezioni in cui interagiscono sempre con gli alunni – esordisce Lauro Molinaroli, preside dello storico Liceo legnaghese -. Ma i ragazzi restano sempre a casa; ed anche le attività di laboratorio sono tutte sospese. Abbiamo voluto privilegiare la messa in sicurezza degli studenti».
«A soffrire saranno soprattutto gli allievi dello Scientifico con i laboratori di fisica e chimica chiusi, e l’indirizzo sportivo. Ma ci siamo attrezzati anticipando nel primo quadrimestre tutte le lezioni teoriche. Abbiamo invece scoperto la grande utilità dei meeting online per le riunioni coi genitori e in generale per tutte le assemblee collegiali: permette più flessibilità d’orario e facilita la partecipazione. Manterremo questo format anche in futuro».
E la relazione tra ragazzi come si salva?
«Si mantiene anche grazie ad attività extra, come “Cotta bar”, un “salotto musicale on line” con i componenti della band d’istituto e musicisti esterni che hanno dato vita ad uno spazio web dove i ragazzi possono “ritrovarsi”».
Agrario-Alberghiero-Moda-Socio Sanitario “Medici”
«Anche qui al Medici, come in altri istituti, abbiamo
iniziato da tempo un lavoro importante di potenziamento della rete informatica, per supportare la didattica a di- stanza – spiega il professor Stefano Minozzi, preside del Medici -. Motivo per cui i nostri insegnanti sono stati presenti a scuola per svolge- re la loro lezione in Dad, per le ultime due settimane, a rotazione. Ho utilizzato semplicemente il criterio dell’ordine alfabetico: il 50% dei docenti resta a casa una settimana, la successiva stanno a casa i rimanenti in ordine alfabetico. Già ve- nerdì scorso i lavori di po- tenziamento della rete wi-fi sono finiti e possono tornare tutti ad operare in classe».
Il preside ci spiega poi come si siano organizzati nuovi corsi di formazione per docenti, per l’utilizzo di estensioni specifiche del browser Chrome per la didattica di matematica, lingue e per la didattica dei disturbi specifici dell’apprendimento. Per i laboratori, altro tasto dolente in un istituto professionale, si è continuato ad erogare la didattica regolarmente fino all’ultimo Decreto, privilegiando le classi prime. Poi i docenti si sono organizzati tutti con video tutorial (di cucina, sala, moda) a distanza.
«Per evitare il sovraffollamento delle classi e mantenere il distanziamento – conclude Minozzi – abbiamo purtroppo dovuto respingere le numerose richieste di iscrizione arrivate a settembre».
Artistico-Commerciale “Minghetti”
«Nel nostro Istituto tutto procede secondo il Decreto e i nostri insegnanti, già ben formati alla didattica digitale l’anno scorso, fanno regolarmente tutti lezione a scuola, collegandosi con i pc e la connessione d’istituto – racconta la preside dell’Isis Minghetti, Luisa Zanettin -. Se nella classe è presente un ragazzo con disabilità è sempre a fianco del docente nella sua aula, con l’insegnante di sostegno regolarmente presente se previsto. Come stabilito dall’ultimo decreto a tutti questi ragazzi è garantita la didattica in presenza, così come la garantiamo a chi ha problematiche legate ai bisogni speciali dell’apprendimento e ai soggetti con disturbi come la dislessia legati alla scrittura e al calcolo».
«Quanto ai pc in comodato per gli studenti abbiamo coperto tutte le esigenze di inizio anno e abbiamo a disposizione altre macchine per chi ha fatto richiesta più tardi. In generale, dobbiamo apprezzare i copiosi stanziamenti arrivati dal Ministero», sottolinea la dirigente.
Due indirizzi con attività di laboratorio potrebbero soffrire particolarmente: il liceo artistico (grafica, multimediale e design) e l’Istituto professionale per i servizi Culturali e dello Spettacolo, un nuovo percorso attivato quest’anno, unico in tutto il Veronese. «Abbiamo cercato di ovviare al problema facendo venire i ragazzi a scuola una mattina a settimana, nella quale si concentrano tutte le ore dei vari laboratori. Naturalmente garantendo loro tutta la sicurezza necessaria in questo momento», conclude la professoressa Zanettin.
[Martina Danieli da Primo Giornale]
Foto: i dirigenti scolastici degli istituti legnaghesi, a sinitra in alto, Lauro Molinaroli del Cotta; in basso, Claudio Fregni del Silva-Ricci; a destra in alto, Luisa Zanettin del Minghetti; in basso, Stefano Minozzi del Medici.