Come aveva promesso la settimana scorsa, nell’ultima riunione in videoconferenza della Commissione comunale che vigila sulle mense scolastiche, l’assessore all’Istruzione Alessandra Donà ha organizzato in tempi brevi il sopralluogo alle mense, e questa mattina, lunedì 16 novembre, assieme al dirigente scolastico Gabriele Bernardinello , a Michele Bertelli, rappresentante della Cir Food l’azienda che ha in appalto la gestione delle mense e a Marco Pavan rappresentante dei genitori e membro della commissione mense, si sono recati alle scuole primarie Cotta per verificare i tempi di servizio e qualità dei pasti.
Questo dopo le critiche sollevate nell’ultimo consiglio comunale dal consigliere d’opposizione Silvia Baraldi che ha raccolto le proteste di alcuni genitori che si lamentavano per il servizio dei pasti serviti freddi e in ritardo.
Il sopralluogo di oggi ha voluto proprio constatare con mano gli inconvenienti che erano emersi nelle settimane scorse.
I quattro rappresentanti, su invito dell’assessore, hanno prima seguito il servizio dei pasti in tutte le aule del complesso, dall’arrivo del camioncino alle 11,45 fino allo scodellamento del cibo all’ultima classe, per poi soffermarsi a mangiare con gli insegnanti e i bambini.
«Un monitoraggio sul campo per calcolare meglio i tempi ed elaborare una strategia che tenga conto degli spazi, e per snellire il procedimento, garantendo sempre la sicurezza e la distanza degli alunni – ha commentato l’assessore Donà -. Stiamo valutando le criticità emerse, come il raffreddamento più veloce dei primi piatti rispetto ai secondi, dovuto all’arieggiamento dei locali e alla presenza di condimenti e ingredienti nella pasta, per poter trovare soluzioni idonee o alternative.
Ma vorrei sottolineare – continua Donà – che queste criticità riguardano tutte le mense scolastiche, non solo di Legnago, in questo momento di emergenza. Il nostro compito primario rimane privilegiare prima di tutto la sicurezza dei bambini.
Per ogni evenienza, in accordo con il preside, abbiamo ritenuto opportuno provvedere all’assunzione di altri due operatori per la distribuzione dei pasti in previsione di eventuali assenze per malattia».
«Ogni plesso scolastico, infatti, ha le sue peculiarità e il metodo di servizio dev’essere tarato ad hoc, tenendo conto dell’edificio, della dislocazione delle classi e degli orari – sottolinea il rappresentante di Cir Food -. Al di là di alcuni protocolli standard non è pensabile elaborare una strategia univoca che si adatti ad ogni scuola».
L’azienda di distribuzione invita, i referenti del plesso e i genitori a riferire immediatamente e direttamente le criticità, soprattutto se riguardano le materie prime, in modo da poter intervenire con il personale e con i fornitori».
Foto: a sinistra, foto di repertorio di una mensa scolastica; a destra in alto, l’assessore all’Istruzione Alessandra Donà con il sindaco Graziano Lorenzetti; in basso una cucina della Cir Food.