Torna stasera in prima serata su Rai3 Report, il programma di giornalismo investigativo di Sigfrido Ranucci. La settimana scorsa sono stati affrontati diversi temi, dagli errori commessi in questa seconda ondata della pandemia, alle app di contact tracing, fino all’inchiesta sul bike sharing vittima di vandalismo.

Stasera Report presenterà tre nuove inchieste, aprirà con “La guerra del vaccino”, reportage realizzato da Manuele Bonaccorsi, con la collaborazione di Lorenzo Vendemiale e Marzia Amico. Il tema centrale è, appunto, il vaccino anti-Covid. Report racconterà la partita economica e geopolitica tra potenze mondiali che si nasconde dietro alle dosi di vaccino. È un business dal valore di miliardi di euro affidato ad aziende private, che diverranno proprietarie del brevetto. A questa corsa partecipa anche l’italiana Advent S.r.l., società che collabora per il vaccino di Oxford-Astrazeneca, che probabilmente sarà uno dei primi ad essere approvato.

ANTICIPAZIONI REPORT 16 NOVEMBRE: LA GUERRA DEL VACCINO
L’Italia ha però anche voluto intraprendere l’impresa di creare un vaccino tricolore. Già dal mese di agosto, nell’Istituto Spallanzani di Roma è iniziata la sperimentazione del vaccino prodotto da ReiThera. Report svelerà tutti gli step che hanno portato al vaccino, partendo da un’intuizione di alcuni scienziati più di quindici anni fa. E arriverà a scoprire che, forse, il vaccino italiano non è poi del tutto italiano.

VACCINO ANTI-COVID.
Questo reportage sarà poi seguito da Mr. Vaccino, realizzato da Chiara De Luca ed Edoardo Garibaldi. L’inchiesta condurrà all’interno dell’azienda italiana che collabora con Oxford-Astrazeneca per la realizzazione del vaccino. Com’è nata questa collaborazione con Oxford?

TUTTI PAZZI PER L’APP
Il reportage Tutti pazzi per l’app, di Lucina Paternesi con la collaborazione di Alessia Marzi, passa in rassegna tutte quelle app di contact tracing che, oltre ad Immuni, sono nate in Italia durante i mesi più bui della pandemia. Si tratta per lo più di brutte copie dell’app di Stato: quelle di Bergamo città, di Lombardia e Lazio, ora anche quella del Veneto e poi quelle di Sicilia e Sardegna. Sono per lo più app invasive che utilizzano il gps, e che sembrano essere anche obbligatorie per le vacanze nelle due isole.
Però sono legittime? Il Garante della privacy ha stabilito la volontarietà e l’uso del Bluetooth per Immuni, ma le app regionali possono tracciare i cittadini con il gps?