Sui recenti fatti, che hanno visto protagonista CereaBanca 1897 con la rimozione dei suoi vertici, era intervenuto nei giorni scorsi il sindaco di Cerea Marco Franzoni sottolineando il fatto che pur rispettando l’autonomia dell’Istituto di credito «Gli ultimi sviluppi avevano generato parecchie perplessità in città sulle iniziative intraprese dai vertici della banca nel mondo del calcio. Attività svolte fuori territorio e in ambito extra-bancario che avevano creato preoccupanti risvolti, ripresi anche dalla stampa nazionale, sportiva e non solo».
«CereaBanca – aveva sottolineato nell’occasione Franzoni – è un patrimonio importante per i propri soci anzitutto, ma anche indirettamente per tutto il nostro territorio: l’auspicio è che si apra una nuova pagina, che tenga conto della secolare storia dell’Istituto di credito, da sempre fedele ai propri principi di attenzione allo sviluppo dell’economia e di legame con le proprie comunità».

Sulla stessa linea anche il senatore della Lega Cristiano Zuliani che oggi ha voluto ribadire il suo concetto di “banca di territorio” in riferimento alle vicende dell’Istituto ceretano e non solo.

«Ritorno alla tradizionale missione di banca del territorio. Così recita il comunicato di Iccrea Banca in merito alle ultime vicende relative a CereaBanca – afferma Zuliani -. Da parlamentare locale non posso che accogliere positivamente tali parole, dopo un periodo in cui ho ricevuto diverse telefonate di soci e risparmiatori dell’Istituto bancario in preda all’apprensione e alla paura, relativamente ai propri capitali e risparmi.
Tuttavia il clamore dovuto alla destituzione di una parte del Cda, potrebbe avere risvegliato degli appetiti anche extra territoriali.
Vista l’attuale tendenza alle fusioni bancarie, essendo presenti sul territorio le due cugine CereaBanca 1897 e Banca Veronese, auspico un “matrimonio” fra le due realtà, per una maggiore solidità, di un possibile forte polo bancario a trazione “Pianura veronese” o come a me piace definire “Bassa Veronese”.
Assicuro che non ci sarà nessun mio intervento politico per forzare la cosa, ma “se son rose fioriranno”, spontaneamente.

Certo l’idea di un istituto bancario con una forte identità territoriale è una cosa che mi piacerebbe moltissimo, a me grande appassionato delle pianure e delle valli e innamorato del mio territorio con tutte le sue peculiarità che spaziano dalle attività produttive e agricole e perché no, anche alle realtà bancarie originariamente rurali e artigiane».

«È una mia personale presa di posizione come parlamentare, ha voluto chiarire Zuliani – il cui mio intento è di incentivare una sana discussione, sul principio della trasparenza.
Al di là di come andranno le cose, ritengo opportuno che se ne discuta, il rischio poteva essere che le decisioni in un senso o nell’altro, le prendessero in pochi addetti senza un opportuno dibattito fra soci e risparmiatori».

Bene, il messaggio è stato lanciato, chiaro e forte. Vedremo se ci saranno orecchie che sapranno ascoltare o solo orecchie da mercante. C’è una pagina bianca che aspetta di essere scritta, ma per farlo bisognerà essere in due.

Foto: a sinistra, la sede della Federazione Veneta del Credito Cooperativo a Padova; A destra dall’alto, il sindaco di Cerea Marco Franzoni e il senatore Cristiano Zuliani.